Al secondo torneo dopo il rientro, Petra Kvitova ha fatto centro. La ceca si è aggiudicata L'Aegon Classic di Birmingham, battendo in finale Ashleigh Barty con il punteggio di 4-6 6-3 6-2. “Non me l'aspettavo. Sì, penso che sia una specie di favola” ha detto Petra, che lo scorso dicembre era stata aggredita da un rapinatore, nella sua abitazione di Prostejov, e ferita gravemente a una mano. Aveva temuto che la sua carriera fosse finita, invece si è ripresa prima del previsto. La scelta di giocare il Roland Garros si è rivelata azzeccata: si è tolta di dosso un po' di ruggine e a Birmingham ha mostrato un'ottima versione di sè. “Ero nervosa, ma di un nervosismo diverso dal solito. Era la mia prima finale dopo parecchio, quindi non è stato semplice gestirla. E' bello vincere giocando bene, ma capita spesso che i giorni migliori siano quelli in cui vinci senza esprimerti al meglio”. A rendere ancora più surreale il pomeriggio dell'Aegon Classic, il nome della sua avversaria. La giovane Ashleigh Barty aveva lasciato il tennis nel 2014 per dedicarsi al cricket. Le è tornata voglia di giocare e si sta esprimendo come non mai. Qualche mese fa ha vinto il suo primo titolo WTA, a Kuala Lumpur, e si è confermata molto competitiva in doppio (dove è stata finalista al Roland Garros in coppia con Casey Dellacqua).
FIDUCIA PER IL FUTURO
“E' stato un match di alta qualità – ha detto l'australiana – abbiamo iniziato bene entrambe, ma io ho fatto la differenza col servizio”. Perso il primo, la Kvitova ha trovato il ritmo in risposta, facendo valere la sua maggiore potenza. E' rapidamente salita 5-1 nel secondo e non ha avuto problemi neanche nel terzo. “Può sembrare strano, ma credo che sia stato positivo perdere il primo set e dover lottare per il secondo e per il terzo. Credo che tutto questo mi darà forza e fiducia nei prossimi impegni, anche se dovessi perdere il primo set. Sono ancora in grado di vincere partite lunghe”. La Kvitova ha tirato ben 35 colpi vincenti, tra cui 13 ace (ammortizzati da 7 doppi falli). Numeri ancora più significativi se pensiamo al suo recente passato. “Ho attraversato un momento molto difficile, non si trattava soltanto di tennis, ma di qualcosa di più profondo. Volevo soltanto tornare a muovere correttamente le mie dita. Aver ripreso la mia carriera è un bonus. Però sto vivendo tutto molto sul serio: non sono qui solo per giocare, ma per vincere più trofei possibili. Oggi sono orgogliosa di me”. La Barty si è consolata con il titolo di doppio, ottenuto con la Dellacqua. “E' fantastico che Petra sia tornata in campo. E' un'ispirazione. E' sempre stata una grande campionessa, ma oggi la apprezziamo ancora di più. Spero che non abbia più problemi”. E intanto c'è Wimbledon dietro l'angolo….
WTA PREMIER BIRMINGHAM – Finale
Petra Kvitova (CZE) b. Ashleigh Barty (AUS) 4-6 6-3 6-2