E’ un colpo spesso trascurato e tra i meno allenati ma che, soprattutto nei momenti critici, può fare la differenza

E’ un colpo spesso trascurato e tra i meno allenati ma che, soprattutto nei momenti critici, può fare la differenza. In negativo. Ecco come eseguirlo in tranquillità e come uscire indenni da una situazione di difesa

di Emilio Sanchez

E’ probabilmente il colpo che si allena meno se non si è giocatori professionisti. Vi ricordate l’ultima volta che vi siete fermati sul campo da soli col cesto per provare il servizio? E se anche fosse accaduto da poco, quante seconde palle avete tirato? Immagino poche. Pochissime.
Ammetto che non è troppo divertente farsi mezz’ora di cesto di sole seconde palle ma i benefici che potrebbe apportare al vostro bagaglio tecnico sono indubbi.
Kick serve
Tecnicamente bisogna imparare a giocare una seconda in top spin, quello che in gergo si chiama kick serve. Serve una presa più chiusa (da quella a martello verso quella del rovescio) e poi sfruttare molto l’inarcamento della schiena per poi risalire e dare la frustata col polso. Guardate Feliciano Lopez in questa foto: un esempio perfetto. Il lancio deve andare praticamente dietro la vostra testa, quindi molto a sinistra. Quando servite dal lato sinistro viene più naturale, da destra invece così facendo si va a cercare la linea centrale e i rischi aumentano.
Aggressione evitata
Comunque questo tipo di effetto dà sicurezza (la palla rimbalza più corta) e il rimbalzo accentuato impedisce all’avversario di aggredirvi se non prendendo dei grossi rischi. Da sinistra giocate sempre a uscire verso il rovescio dell’avversario. Se questi non anticipa la risposta, dovrebbe finire col colpire la palla ben dentro il suo corridoio. Da destra eseguite le stesso gesto: non cercate la linea centrale, ma più verso il corpo dell’avversario.
Slice serve
Un’alternativa se non riuscite a imprimere il top spin è quella di giocare l’effetto opposto, cioè lo slice. La palla viene colpita a “ore 3”, quindi sul suo lato destro. La palla non salterà alta ma resterà più bassa e tenderà a scappare via. Da destra finisce sul diritto dell’avversario ma se ben angolato potrete ritrovarvi col campo un po’ aperto. Da sinistra mirate al corpo.
Massima sicurezza
L’errore più generoso che potete commettere è il doppio fallo. Regalate un punto all’avversario senza che questi debba fare nessuna fatica e psicologicamente può avere effetti devastanti. Quindi non prendente troppi rischi a meno che l’avversario non sia molto aggressivo con la risposta e porti a casa molti punti diretti su una seconda troppo debole. Nelle situazioni di punteggio precarie, mantenete la calma, riflettete, respirate ma senza perdere troppo tempo. Troppa riflessione può avere effetti controproducenti. In particolare diventa importante crearsi una routine, eseguire prima sempre gli stessi gesti, come fanno i giocatori prima di un tiro libero. I gesti meccanici non sono così influenzabili dalla tensione e vi aiuteranno a essere regolari anche nelle situazioni di grande tensione.
Per allenarvi, giocate dei match al meglio degli 11 punti potendo giocare solo seconde palle e avendone una sola a disposizione.

Lo smash
Quando si gioca all’aperto, lo smash che di solito appare un colpo semplice, può diventare fonte di guai. Per chi lo deve giocare, beninteso. Tecnicamente non appare complicato perché si tratta di un servizio giocato generalmente da metà campo. Tuttavia, giocando outdoor, ci sono fattori esterni che possono concorrere all’errore. Primi fra tutti sole e vento che possono distrarre, impedire una corretta visuale o spostare il punto d’impatto stimato. In questi casi bisogna sia allenarlo bene anche durante la fase di palleggio pre-match e poi muoversi molto con le gambe, cercare la palla e trovare la corretta posizione. Inoltre, se il pallonetto è a goccia, cioè molto alto, è meglio far rimbalzare la pallina. Se poi non vi trovate vicino alla rete (a quel punto sarebbe un delitto non cercare di chiudere il punto), limitatevi a trovare una certa lunghezza di palla e riprendente il punto cercando perlopiù di mantenere l’iniziativa dello scambio ma senza forzare un colpo troppo difficile. Sbagliare lo smash è speso frustrante e potrebbe essere un errore che vi portiate dietro per qualche scambio.

Occhio al lungolinea
In doppio la risposta lungolinea può essere un’arma importante. Non tanto perché potete portare a casa un bel numero di punti, ma perché ha degli effetti psicologici importanti. Spesso si tende a ignorarla in quanto trovandosi già in posizione difensiva è meglio affidarsi alla soluzione più sicura, cioè l’incrociato. Tuttavia, così facendo, l’avversario a rete potrà scegliere con cura il momento in cui intervenire. Quindi rischiare una risposta lungolinea, soprattutto nei primi game dell’incontro, può servire da avvisaglia per l’avversario che avrà maggiori timori nel cercare di intervenire. Inoltre, giocare una volée su una botta che arriva addosso non è così semplice se non si hanno riflessi pronti e una certa “mano” sotto rete. Unico avvertimento: non cercate il corridoio, ma puntate al corpo dell’avversario. Se questi non si chiama Henman, la volée è sempre meglio farla giocare. Se la risposta è solida potrebbe uscire una volée non troppo incisiva e di conseguenza potrete passare col colpo successivo.