Dopo la vittoria in 5 set su Fernando Verdasco, Nikolay Davydenko si prepara ad affrontare Federer nei quarti. Suoi gli ultimi due precedenti…

Nonostante la maratona di 5 set con Fernando Verdasco, Nikolay Davydenko si presenta tutt’altro che stanco davanti ai media. Accetta di rispondere a qualunque domanda, anche alle scomode e ormai consuete insinuazioni che lo descriverebbero come il campione invisibile. Parla dell’incontro odierno, delle sue sensazioni, del prossimo scontro con Federer… Segue la traduzione integrale della conferenza stampa.   

 

– Nel tie-break hai cercato di far venire “un infarto” ai tuo fan o cosa?

“Sì ero molto sorpreso di me stesso. Anche l’anno scorso ho avuto dei match difficili. Ho sempre mantenuto la concentrazione alta nei tie-break e gli ho sempre vinti. Non so cosa sia successo oggi. Ho giocato un tie-break veramente brutto (ride) perché ero 5-4 con 2 servizi a disposizione e non sono stato in grado di sfruttarli. Sai, sedersi al cambio di campo dopo quattro set, avendo perso il tie-break non è molto confortante. A un certo punto ho pensato, e adesso cosa faccio? Ho cercato di tenere i miei turni di servizio. Per fortuna anche se giocavo ormai da quattro ore ho giocato un buon quinto set”.

 

– Fernando ti ha visto molto stanco all’inizio del quinto set. Tu come ti sentivi?

“Sono molto stanco anche adesso. E’ stato un match difficile, se analizzi i match che ha giocato fino adesso, ha sempre servito bene e ha giocato un tennis aggressivo. Tanti vincenti di diritto. Tanti! Credo che il suo servizio si aggirasse intorno ai 200-210 km orari. Non è stato facile risponder al servizio. Soprattutto non riuscivo a rispondere alla prima. Anche lui ha fatto molti doppi falli. Ma se paragono come ha servito lui e come ho servito io oggi, il mio servizio non andava oltre 160-170 km orari. Qualche volta sono riuscito a servire a 200 km orari. Non ho giocato in modo costante. Ho dovuto fare cose diverse, perché non riuscendo a servire bene facevo pochi punti con il servizio”. 

 

– Verdasco ha la reputazione di essere uno dei giocatori più solidi a livello fisico in campo. Quante chance pensavi di avere di portare a casa il quinto set?

“E’ vero, è solido fisicamente ma non mentalmente. Sicuramente è in grado di giocare tranquillamente 5,6 set. Ma la cosa difficile è mantenere la concentrazione per tutti i cinque set. Quindi sapevo che fisicamente lui non era provato, ma sapevo che mentalmente avrebbe potuto commettere degli errori. Quando sul 3 a 2 in mio favore ho indovinato un gran game di risposta sono rimasto molto stupito. Di solito se vado in vantaggio e ho la possibilità di brekkarlo, normalmente porto a casa il set. Invece oggi nel terzo e nel quarto set non sono riuscito a farlo. So solo che oggi è stato difficile giocare. Forse faceva caldo, non so.. o forse giocare sul centrale. Non ci avevo mai giocato. Non so bene cosa sia successo ma è stata veramente una partita difficile”.

 

Prospettive di giocare nella sessione serale?

“Sì, se li fanno vedere in Tv li guardo sicuramente (ride). Sai, tra la sessione diurna e quella serale c’è differenza. La sera fa meno caldo, le palle viaggiano un po’ meno veloci. Ogni giorno è diverso e in Australia è sempre abbastanza difficile giocare. Ogni giorno si prospetta una situazione diversa e quindi non ti adatti mai al 100%. Anche il tempo cambia e quindi è più difficile acclimatarsi”. 

 

– Preferisci giocare di sera?

“Non so, perché mi tocca aspettare tutto il giorno. Ormai ho giocato tutti e quattro i match di giorno e quindi ormai sono abituato così. A Doha giocavo sempre di sera. Per sera si intendeva 6-7 ed era veramente buio. E ho giocato sempre alla stessa ora. Io preferisco giocare sempre o la sera o la mattina e non cambiare. Non so se contro Hewitt o Federer giocherò nella sarà sessione serale”.

 

Se giocherai contro Federer chi sarà il favorito, tu o lui?

“Beh, direi Federer.”

 

– Perché?

“Forse perché oggi ha battuto Hewitt e ha già vinto qualche volta gli Australian Open, e poi forse perché lui è il numero uno al mondo e io il numero 6.” 

 

Hai cambiato qualcosa nel tuo gioco negli ultimi 2 match giocati con Roger Federer?

“Sì, ho cominciato ad essere più veloce in campo.”

 

Forse è meglio che giochi con lui di sera, visto che a Doha sei riuscito a batterlo. L’hai battuto anche indoor. Forse di sera giochi meglio?

Forse di sera, con il freddo, le palle sono meno veloci. Ho più possibilità di correre veloce, di arrivare su ogni palla e di non fare errori. Se guardi giocare Tsonga contro Almagro non vedi molto gioco da fondo. O vincenti o perdenti. Il gioco è molto veloce. Nella sessione diurna il gioco è veramente veloce.”

 

– Si vede meglio di sera o di giorno? Qual è la situazione migliore per giocare?

“Di sera il gioco diventa meno veloce, si può rispondere con più facilità, si controlla meglio, è più facile. Anche un po’ più fresco. Non so cosa sia meglio per il match contro Federer. L’ho già battuto due volte. Mi sento bene” (sorride)

 

– Nella tua testa Federer è ancora il favorito?

“Forse sì. Teoricamente è il favorito. Ma in campo cercherò di pensare diversamente. Sai, se sento che ho la possibilità di vincere un set e il set successivo allora realizzo che ce la posso fare, così come è successo negli ultimi 2 match.”

 

– Per anni hai dichiarato di non voler essere una star e che non ti interessava dover giocare nei campi secondari. Ma qui hai riscosso molto successo di pubblico. E’ divertente?

“Non saprei. Mi piace giocare su campi dove c’è pubblico. Non voglio giocare sul campo 20 o 22. C’è troppo vento. Di sicuro voglio giocare su campi dove c’è pubblico. Magari non il centrale, ma campi altrettanto importanti”.

 

E’ stato divertente essere un po’ più al centro dell’attenzione rispetto al solito?

“Ti riferisci a questo periodo?”

 

– Jim Courier ti ha intervistato in campo. Questo non era mai successo in passato…

“Sì è stata una sorpresa. Come mai è venuto? (ride) .Non capisco cosa è cambiato rispetto a prima. Come mai viene qui e mi fa delle domande personali? Non capisco proprio il perché. Dovreste farvi la stessa domanda”.

 

– Siamo interessati a te, pensi che questo possa essere il tuo Grand Slam? Ci credi?

“Dopo oggi, 5 set… forse se gioco al meglio dei 3 set posso vincere. Ma se vinci due set e poi hai delle possibilità nel quarto… non so. La partita di oggi è stata un buon allenamento, 5 set. Mentalmente mi sento forte. Non so se posso vincere, ma mi sento in forma.”

 

– Hai mai sognato di poter vincere qui?

“Sognare, forse di notte, non di giorno di certo…”

 

Sembra che la Prince abbia ritrovato il tuo numero di telefono. Ti hanno offerto un contratto per le racchette?

“Giusto per il Grand Slam. Perché è un torneo importante”.

 

-L’anno scorso hai detto che tutti i soldi erano per la Sharapova…

“E’ ancora così. Non è cambiato nulla”.

 

Cosa farai domani? Come si svolge la tua giornata quando non hai il torneo?

“Domani mi alleno. Oggi massaggi e riposo e cerco di prepararmi a giocare la partita dei quarti. Cercherò di recuperare. Oggi tutte queste ore in campo sono state pesanti. Per questo spero di essere in forma per giocare i quarti contro Roger Federer”.

 

 

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Davydenko è il Mister Cellophane del tennis. Un campione invisibile… Qui la celebre canzone tratta dal musical/film “Chicago”…