Sono prodotti in Italia i campi degli Internazionali d’Italia e del Roland Garros. Li produce l’azienda cremonese “TerreDavis”, che ha richieste anche dall’Oriente e dall’Australia.
Anche i campi del Roland Garros vengono realizzati da "TerreDavis"

Di Lorenzo Baletti – 23 maggio 2012


In attesa dei risultati sul campo, l’Italia si aggiudica una posizione di eccellenza nel tennis mondiale. Merito dell’azienda cremonese TerreDavis, leader nell’esportazione globale della terra rossa che si utilizza per i campi da tennis. Ad oggi, il progetto iniziato 37 anni fa da Umberto Garavelli, è culminato in un business conosciuto in tutto il mondo. Tutto cominciò con la frantumazione dei materiali di scarto delle vecchie cascine di mattoni della Lombardia. Mattoni rossi come la terra del tennis, e rigorosamente pre-1800, “Perché altrimenti contengono cemento e questo non va bene” ha dichiarato al Corriere Milano Anna Garavelli, figlia del capostipite Umberto. La Bassa Padana è piena di mattoni rossi, quelli con cui sono state costruite le cascine. Questi vengono raccolti dall’azienda dopo le demolizioni dei vecchi abitati, poi macinati e trattati: ne deriva una terra rossa perfetta, un’argilla piena di ferro che dona al prodotto finale un colore vivace. Una terra rossa a tal punto unica che i più importanti tornei del mondo si sono messi in fila per aggiudicarsela sui propri campi: gli Internazionali d’Italia e il Roland Garros, solo per citare i più importanti, hanno scelto come superficie proprio la terra di Torre de’ Picenardi, il paesino del cremonese diventato famoso in tutto il mondo (almeno del tennis).

Ma alla scelta delle due rassegne internazionali, hanno fatto seguito richieste da tutta Europa, oltre che da Cina, Medio Oriente, Russia e Stati Uniti. Per non parlare della Federazione Australiana Tennis. “Hanno girato tutto il mondo in cerca della miglior terra rossa, e alla fine hanno scelto quella del Foro Italico, ossia la nostra” ha spiegato sempre al Corriere Anna Garavelli. Addirittura l’emiro del Qatar ha voluto per il suo campo personale proprio la terra rossa di Cremona. Insomma, a Roma gli azzurri giocheranno ancor di più sulla terra di casa. Una terra italiana al 100%, che sta conquistando i campi da tennis oltre i nostri confini. Altro che il blu di Madrid. Speriamo sia di buon auspicio ai nostri tennisti, e che a loro volta comincino a primeggiare nel tennis in giro per il mondo.