CINCINNATI. Nessun problema per Federer e Djokovic. I due si giocheranno il titolo nel 28esimo scontro diretto. Federer è certo di restare n. 1, Nole sembra tornato al 2011.
Novak Djokovic ha vinto 31 tornei in carriera, tra cui 12 Masters 1000
Di Riccardo Bisti – 19 agosto 2012
In una giornata senza notizie, “la” notizia è una “non notizia”. Con questo scioglilingua vi diciamo che Roger Federer è certo di restare al numero 1 ATP, anche se dovesse perdere la finale del Masters 1000 di Cincinnati. Il perchè è presto detto: lo svizzero si è presentato in Ohio con 75 punti di vantaggio su Novak Djokovic, ma ne scarta 180 contro i 600 del serbo. Significa che anche in caso di sconfitta resterà davanti, addirittura incrementando il vantaggio con i 600 punti della finale (con un miglioramento di 420 rispetto a lunedì scorso). Djokovic, al contrario, non può andare oltre 1000 (con una crescita di 400 punti). In altre parole, l’eventuale successo del serbo obbligherebbe a spiegare (di nuovo!) ai non addetti ai lavori come funzionano i complicati meccanismi del ranking ATP. Al di là della classifica, il “Western & Southern Open” di Cincinnati avrà la finale più attesa, in virtù dei successi di Federer (7-6 6-3 a Wawrinka) e Djokovic (6-3 6-2 a Del Potro). Si giocherà a mezzogiorno e mezza (le 18.30 in Italia, diretta Sky Sport 2), e il caldo umido potrebbe essere un piccolo vantaggio per Djokovic. Ma solo in teoria. “L’obiettivo è già stato raggiunto tornando al numero 1 – ha detto Federer sulla classifica – devo guardare al lungo termine e vorrei restarci il più a lungo possibile”. Quella contro Wawrinka è stata una partita di routine contro un avversario che lo rispetta troppo per essere anche “cattivo” sul piano agonistico. Federer ha fallito sette palle break nel primo set, ma poi ha vinto il tie-break e nel secondo ha preso il largo e si è imposto in poco più di un’ora e mezza.
“Sono soddisfatto del mio tennis – ha proseguito Federer – forse avrei potuto servire meglio, ma alla fine ho cancellato solo un paio di palle break. C’è da esserne contenti”. Federer andrà a caccia del quinto titolo al Lindner Family Tennis Center dopo quelli ottenuti nel 2005, 2007, 2009 e 2010. In caso di vittoria, sarebbe il sesto titolo stagionale e il 76esimo in carriera. Come detto, in finale se la vedrà con un Djokovic che non ha avuto problemi contro Del Potro, sempre sofferente al polso tanto da giocare a marce ridotte per un set e mezzo. “Ma non ho mai pensato di ritirarmi – ha detto l’argentino – Djokovic è un amico e lo stimo molto”. In verità, il serbo ha dato l’impressione di essere in “controllo” e di aver ritrovato la forma del 2011. Ha cancellato sei palle break, mantenendo intatta la casellina dei break subiti in tutto il torneo. “Io entro in campo e sfrutto le mie chance – ha detto Djokovic – è quello che provo a fare da due anni, ma non sempre funziona. Nelle ultime due settimane sta andando tutto ok. Nelle palle break mi concentro ancora di più e tengo un atteggiamento più aggressivo”. Djokovic non ha mai vinto a Cincinnati, avendo perso tre finali (due con Murray e una con Federer). I precedenti sono 15-12 per Federer, anche se il serbo è in rimonta. Lo svizzero ha vinto sette dei primi nove, mentre il serbo si è imposto in sei degli ultimi otto. L’ultimo scontro diretto, tuttavia, è andato a Federer nella semifinale di Wimbledon. Difficile fare pronostici, entrambi si sono rivelati due spanne superiori a tutti gli altri. Forse il cemento all’aperto è la superficie migliore per Djokovic, ma alzi la mano chi ha il coraggio di scommettere contro un Federer al 100%. Noi, di sicuro, non lo facciamo.
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