La prima semifinale del torneo internazionale GPS MEDIOLANUM di Schio vede opposte la testa di serie numero 1, Valeriya Strakhova, e l’italiana Deborah Chiesa. Dopo un incipit d’incontro segnato da break e contro-break, è la tennista ucraina a mettere la testa avanti tenendo per prima il proprio turno di battuta Chiesa risponde conquistando a sua volta il proprio game di servizio, ma la solidità e il pressing asfissiante di Strakhova danno fin da subito l’idea di essere insostenibili per la tennista italiana. Strakhova incrementa il proprio vantaggio issandosi sul 5-2, ma quando va a servire per chiudere il parziale Chiesa dà prova di convinzione e caparbietà, alternando a colpi alti e senza peso alcune devastanti accelerazioni lungolinea che lasciano l’ucraina di stucco. Poco da fare però, nonostante l’italiana si porti sul 4-5 la testa di serie numero 1 non trema e riesce ad incamerare il primo set col punteggio di 6-4.
L’inizio del secondo parziale fa pensare che il compito dell’ucraina di lì in poi dovrebbe essere una passeggiata di salute, subito break e vantaggio di 3-1. Eppure, come spesso accade, i vantaggi possono risultare difficili da gestire, forse in taluni casi quasi “svantaggiosi”. Strakhova inizia a sbagliare e sembra perdersi in una nube d’oscurità senza troppe vie d’uscita. Chiesa avanza fino a 5-3 in suo vantaggio, perde il servizio ma sul 5-4 ottiene set-point. Il terzo sembra alle porte, eppure accade qualcosa. Tensione, stanchezza, paura di chiudere, quale che sia il motivo Chiesa smarrisce la lucidità e subisce prepotentemente il ritorno di Strakhova. L’ucraina infila una serie di 11 punti consecutivi e chiude un incontro davvero molto ostico.
Un confronto di stili vario ed elegante caratterizza la seconda semifinale. Lucrezia Stefanini tira forte, gioca entrambi i colpi a due mani, mette pressione dal primo all’ultimo punto; Eleni Daniilidou rallenta gli scambi con uno slice multi-forme-alle volte alto e lento, altre raso-terra ed offensivo-, disegna angoli acutissimi e in genere tende a far giocare male le avversarie.
L’incontro è molto coinvolgente, con i due primi parziali vinti rispettivamente dalla giocatrice che ne ha condotto l’andamento. Il primo a Stefanini, il secondo a Daniilidou. Nonostante lo score netto dei due set, la loro storia è stata in entrambi i casi più travagliata di quanto non si possa pensare, con numerosi tentativi di arrembaggio e tante sortite sventate dalla giocatrice in vantaggio.
Il terzo set parte in modo differente dai precedenti. Una giocatrice va sì in vantaggio, ma in questo caso sembra non doversi scontrare con la reazione dell’avversaria. Stefanini arriva a giocarsi la palla per il 5 a 0, e nonostante il timido tentativo di rientrare in partita da parte di Daniilidou- che ottiene 2 games-, la giocatrice italiana non deve penare molto per chiudere l’incontro con un perentorio, questa volta sì, 6-2.
Risultati:
(1) (UKR) Strakhova Valeriya b. (ITA) Chiesa Deborah 6-4 7-5
(ITA) Stefanini Lucrezia b. (GRE) Daniilidou Eleni 6-4 3-6 6-2
(ITA) Balducci Alice/ Chiesa Deborah vs (4)(CHI) Gatica Barbara/ Herazo Gonzales Maria Fernanda (COL) da disputare
Domani (sabato) la finale del singolare femminile è in programma per le 14:30 sul Centre Court.