Francesca Schiavone ha fatto tappa all'Accademia Tennis Mongodi di Cividino per rifinire la preparazione in vista della tournée asiatica, che la vedrà impegnata nei tornei di Tokyo, Pechino e Mosca. Si è detta contenta di tornare a calcare i campi sui quali si è allenata da giovane. “Tornare dopo lungo tempo ed essere la benvenuta è un piacere. Quando mi allenavo qui ero in una fase ben diversa della mia carriera, ma ho un bellissimo ricordo di quel periodo. Ho scelto di venire a Cividino perché sono vicina a casa, e poi la superficie dei campi è simile a quella che troverò in Asia, quindi ho sfruttato l’occasione”. L’azzurra si è allenata con il montenegrino Ljubomir Celebic e con Leonardo Bezzi, due dei tanti ‘seconda categoria’ che ogni giorno affollano i campi del Mongodi. Ha lavorato molto sul servizio e si è concentrata al massimo per cercare di trovare maggiore profondità nei colpi, ma non ha risparmiato qualche battuta e tanti sorrisi, dimostrando di aver ritrovato un po’ di quella serenità che negli ultimi mesi sembrava aver perso. Parlando di sé stessa e delle sue attuali condizioni, ha lasciato intendere di non essere al top, ma anche di voler puntare ad arrivarci il più presto possibile. “In questo momento – spiega – sto cercando di riprendere la forma sia fisica che mentale, per riuscire a giocare nel modo più armonico possibile. Ci sono stati momenti molto difficili, quindi per ora il primo obiettivo è quello di ritrovare un po’ di equilibrio, poi man mano aggiungeremo altri ‘mattoni’. La cosa principale è riuscire a impostare la base del mio gioco, quindi sia tenere sia variare. Ovviamente non tutto va bene, e pretendo qualcosa in più da me stessa. Mi manca un po’ di velocità di palla, mi manca resistenza, ma soprattutto ho bisogno di giocare partite su partite, perché è solo durante i match che si riesce a trovare la miglior condizione. Per ora sono più proiettata sull’allenamento – ha concluso la milanese – con l’obiettivo di riuscire poi a esprimermi meglio in partita. Ho bisogno di stare bene: conta tantissimo“. (Ufficio Stampa Centro Tennis Mongodi)

, che la vedrà impegnata nei tornei di Tokyo, Pechino e Mosca. Si è detta contenta di tornare a calcare i campi sui quali si è allenata da giovane. “Tornare dopo lungo tempo ed essere la benvenuta è un piacere. Quando mi allenavo qui ero in una fase ben diversa della mia carriera, ma ho un bellissimo ricordo di quel periodo. Ho scelto di venire a Cividino perché sono vicina a casa, e poi la superficie dei campi è simile a quella che troverò in Asia, quindi ho sfruttato l’occasione”. L’azzurra si è allenata con il montenegrino Ljubomir Celebic e con Leonardo Bezzi, due dei tanti ‘seconda categoria’ che ogni giorno affollano i campi del Mongodi. Ha lavorato molto sul servizio e si è concentrata al massimo per cercare di trovare maggiore profondità nei colpi, ma non ha risparmiato qualche battuta e tanti sorrisi, dimostrando di aver ritrovato un po’ di quella serenità che negli ultimi mesi sembrava aver perso. Parlando di sé stessa e delle sue attuali condizioni, ha lasciato intendere di non essere al top, ma anche di voler puntare ad arrivarci il più presto possibile. “In questo momento – spiega – sto cercando di riprendere la forma sia fisica che mentale, per riuscire a giocare nel modo più armonico possibile. Ci sono stati momenti molto difficili, quindi per ora il primo obiettivo è quello di ritrovare un po’ di equilibrio, poi man mano aggiungeremo altri ‘mattoni’. La cosa principale è riuscire a impostare la base del mio gioco, quindi sia tenere sia variare. Ovviamente non tutto va bene, e pretendo qualcosa in più da me stessa. Mi manca un po’ di velocità di palla, mi manca resistenza, ma soprattutto ho bisogno di giocare partite su partite, perché è solo durante i match che si riesce a trovare la miglior condizione. Per ora sono più proiettata sull’allenamento – ha concluso la milanese – con l’obiettivo di riuscire poi a esprimermi meglio in partita. Ho bisogno di stare bene: conta tantissimo“.

(Ufficio Stampa Centro Tennis Mongodi)