WIMBLEDON. L’azzurra batte in rimonta Laura Robson, 14 anni più giovane di lei. Un problema alla schiena non le ha impedito di tirare fuori un’esuberanza che non mostrava da tempo.
Francesca Schiavone in azione a Wimbledon
Di Riccardo Bisti – 26 giugno 2012
La vittoria di Francesca Schiavone contro Laura Robson è lo specchio di quanto il tennis sia uno sport mentale. L’azzurra si è presentata a Wimbledon senza alcuna pressione. Nessuno si aspetta niente da lei, forse era addirittura sfavorita in questo match. Invece ha saputo restare a galla dopo un inizio disastroso, in cui la Robson tirava un vincente dopo l’altro. La partita non ha avuto storia fino al 6-2 3-2 per la Robson, 0-40 e servizio Schiavone. Lì è successo qualcosa e la partita è girata. La Schiavone è andata oltre un piccolo problema alla schiena che l’ha obbligata a chiamare la fisioterapista. Il match era iniziato malissimo, con un break al quarto e uno all’ottavo gioco che sigillavano il primo set in appena 25 minuti. Al termine del set, Francesca è sparita per un quarto d’ora per farsi trattare ma quando è tornata non sembrava al 100%. Il momento chiave della partita è stato il sesto game del secondo, quando Francesca ha ripreso per i capelli un game da 0-40. Grande delusione per il pubblico, soprattutto per gli ultimi due colpi della Robson, larghi di pochi centimetri. A seguire il match c’era anche Judy Murray, mamma di Andy nonchè capitana della Fed Cup britannica. Nel game successivo arrivava il primo break dell’azzurra, suggellato da un rovescio in cross della Robson finito in corridoio dopo un lungo scambio.
La Schiavone, che ha compiuto 32 anni sabato scorso, ha fatto valere tutta la sua esperienza rallentando il gioco con qualche grugnito, richieste di asciugamano quando la Robson era pronta a servire e alcuni challenge su chiamate dubbie. Il terzo set è partito in discesa ed è stato facile fino al 5-2, quando Francesca è andata a servire per il match. La Robson era improvviamente diventata fallosa. Lo schema servizio-dritto che tanto bene aveva funzionato all’inizio è andato in cortocircuito e le ha fatto scivolare di mano la partita. Un sussulto d’orgoglio l’ha spinta fino al 4-5, ma la Schiavone è stata brava a tenere l’ultimo game e a sigillare il “secondo trionfo sportivo dell’Italia contro l’Inghilterra in tre giorni”, come ha scritto il Daily Mail, esagerando un po’. Al secondo turno ci sarà un match interessante contro la ceca Krystina Pliskova, classe 1992 proveniente dalle qualificazioni, che ha rifilato un doppio 6-2 a Polona Hercog. Krystina Pliskova è numero 148 WTA ed ha una sorella gemella (Karolina), che la precede di 30 posizioni nel ranking. Da una 18enne, Francesca passerà a una 20enne.
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