L’azzurra perde 6-3 7-6 contro Kim Clijsters ma ha giocato bene, dando l’impressione di divertirsi sul campo. Peccato per i due setpoint sciupati. Va ridotto il numero dei doppi falli.
Francesca Schiavone in azione contro la Clijsters
 
TennisBest – 21 giugno 2012

 
Niente da fare. Kim Clijsters continua ad essere un tabù per la nostra Francesca Schiavone. Ci aveva perso 11 volte su 11, ed è andata così anche nei quarti del torneo di ‘s-Hertogenbosch (220.000$, erba), ultimo evento prima di Wimbledon. La Schiavone si è difesa bene, ha offerto sprazzi di bel tennis ma si è arresa con il punteggio di 6-3 7-6. Reduce da due match molto combattuti contro Kirilenko e Begu (quest’ultima battuta dopo aver annullato ben 8 matchpoint), è parsa in buone condizioni fisiche. E’ un dato importante per un’atleta che sta per compiere 32 anni e in vista di un torneo impegnativo come Wimbledon. Le difficoltà sono arrivate dalla Clijsters, una delle poche a cui il tennis vario di Francesca non dà particolarmente fastidio. Eppure l’azzurra ha avuto le sue chance, soprattutto nel secondo set. La Schiavone ha collezionato otto palle break ma non ne ha sfruttata neanche una. La differenza, in fondo, sta tutta lì. Il primo set si è deciso è stato deciso da un break al quarto game, ma sul 5-3 la Clijsters si è trovata 15-40 sul proprio servizio prima di rimontare. Era il segnale che le cose stavano cambiando. Da quel momento in poi, la Schiavone ha iniziato a tenere con agio i propri turni di battuta mentre la Clijsters ha sofferto parecchio, dovendo riprendere anche un game da 0-40. Eppure non si è mai fatta sorprendere, ed al tie-break ha giocato meglio i punti importanti.
 
La Schiavone ha avuto due setpoint, entrambi nel tie-break. Il primo sul 6-5, il secondo sul 7-6. Sul primo ha tentato un coraggioso serve and volley, ma la volèe non è stata così incisiva e ha consentito alla Clijsters di sparare un passante di dritto sulla riga. Anche sul secondo ha provato a venire a rete, ma per la seconda volta non è riuscita a contenete il passante della belga. Il match è poi stato sigillato da un doppio fallo, il settimo della sua partita. Sommati a quelli nei turni precedenti, ne ha commessi 29 in tutto il torneo. Troppi, soprattutto sull’erba. L’impressione è che chieda parecchio a questo fondamentale, nella speranza di trovare qualche punto facile in più, preziosissimo per risparmiare energie. La speranza è che i prossimi giorni siano sufficienti per mettere a posto il mirino in vista di Wimbledon. Per il resto, la Schiavone è piaciuta. Ha giocato molto meglio rispetto al match con la Begu, in cui si era salvata per miracolo. Dava l’impressione di divertirsi in campo, come non sempre le accade. Si proiettava a rete appena poteva, ed anche se contro la Clijsters è dura ha fatto una bella figura. E’ una sconfitta che alimenta un briciolo di fiducia per i Championships, dove non ha mai fatto granchè salvo i quarti ottenuti nel 2009 (perse da Elena Dementieva). La Clijsters ha saltato l’intera stagione sul rosso per presentarsi al meglio sui prati, e in effetti è parsa molto centrata e sicura di sé. Aver "rischiato” di portarla al terzo set non è male.