Clicca sui rettangoli qua sopra per ASCOLTARE Francesca in conferenza stampa. Le risposte IN ITALIANO (un sunto lo trovate scritto qua sotto…) e quelle IN INGLESE davvero divertente e imperdibile… Buon ascolto!!!
Hai giocato una gran partita oggi, complimenti. Come hai raggiunto questa vittoria?
“L’ho preparata molto bene mentalmente e tatticamente. Sono stata molto concentrata sul mio servizio e provato a non guardare da nessun’altra parte, ma solo di sentire il mio gioco e di essere il più aggressiva possibile”
C’era un sacco di gente per te venuta dall’Italia…
“Sì, tutta la mia famiglia, tutte le persone che lavorano con me e gli amici di una vita. Quando li ho visti, ho detto: “cosa ci fate qui?”. Hanno preso la macchina, un viaggio di 10 ore. Ho detto: “voi siete pazzi!” e loro: “Non ci paghi i voli, siamo dovuti venire in macchina!”. E’ stato fantastico”
Il fatto di giocare così aggressiva e di venire spesso a rete era una tattica che avevi studiato prima della partita col tuo coach?
“Sì la mia tattica era quella di andare avanti, di pressarla sul rovescio e quando avevo la chance di andare sul diritto, perchè lei è veramente forte. Il mio obiettivo era quello, di essere aggressiva e di andare avanti”
Avevi mai sognato di vincere il Roland Garros? Avevi mai creduto di potercela fare?
“L’ho sempre sognato. Ho sempre creduto in me stessa. Non nel torneo o nel trofeo, ma solo in me stessa e questa è stata la chiave di tutto. Ora sono molto felice”
Cosa significa che questa piccola ragazza, che ha iniziato a giocare a Milano tanti anni fa è ora la campionessa del Roland Garros?
“Significa che tutti hanno la possibilità di essere quello che vogliono essere e di fare tutto nella vita. Questo è quello che è accaduto a me oggi”
Cosa pensavi durante tutte le foto della premiazione?
“Pensavo che si può arrivare a certi traguardi solo se lavori duramente e se hai qualcosa di speciale dentro. Può essere la passione, può essere il cuore. Non puoi farcela se non ci metti tutto te stesso. Stavo pensando quello durante le foto”
Alla fine qualcuno ti ha dato un cellulare, con chi stavi parlando?
“Col Presidente della Repubblica. Cosa mi ha detto? Complimenti, goditi il momento, è un onore per l’Italia…”
Sei anche in finale di Fed Cup per la seconda volta consecutiva, è un riconoscimento per il tennis femminile italiano?
“La Fed Cup è una competizione straordinaria e io sono molto fortunata perchè ho delle compagne fortissime. Possiamo essere una squadra fantastica. Ora possiamo andare in America e vincere un altro trofeo. Sicuramente l’esperienza di Fed Cup mi ha aiutato oggi”
Tutti ora parlano di te: televisioni, giornali e siti titolano: sorpresa, incredibile, non poteva succedere. Tu come lo chiami quello che hai realizzato oggi?
“Andare oltre i limiti”
C’era qualcosa dentro di te quando sei arrivata a Parigi che ti diceva che avresti potuto vincere?
“Dentro di me sì. Ho sempre sognato questo torneo. E’ strano da dire, ma quando ho chiamato mio padre lui mi ha detto di ricordarmi che ho sempre avuto questo sogno. Tutte le mattine mi alzavo e lavoravo per questo”
Se pensi al tie-break, ad ogni punto eri sempre più vicina alla vittoria. Cosa provavi in quei momenti? Perchè sembravi impazzita, in senso positivo…
“Sentivo sempre più energia, sempre di più, sempre di più. Ho veramente sentito che quello era il mio momento. L’ho sfruttato e non ho perso la mia occasione. Non mi importava niente, volevo vincere ogni punto e giocare il mio tennis. Quello era il momento”
C’era un gruppo di persone che tifava per te con la maglietta “Schiavo, nothing is impossible”. Che storia c’è dietro queste magliette?
“La verità è che non lo so, perchè sono arrivati stamattina presto in macchina e li ho visti dopo la partita. Quindi non lo so davvero, ora loro stanno partendo quindi saprò qualcosa solo fra due o tre giorni”
Avevi detto che oggi avrebbe vinto la più intelligente. Hai vinto, quindi sei tu la più intelligente? E in che senso?
“Sì, sono io la più intelligente! (ride, ndr). In realtà ho preparato bene il match e non ho mai cambiato idea. Era sempre chiaro per me quello che dovevo fare. Così quando giocavo corto, la palla dopo la mettevo lunga, quando lei andava sul rovescio, la palla dopo gliela mettevo dall’altra parte…in questo senso sono stata intelligente”
Adesso in Italia sei un eroe nazionale, che reazioni ti aspetti? 50.000 persone stanno andando a festeggiare a Roma…?
“Nooo, ma va. A chi importa? Ora voglio solo andare a casa dai miei genitori, fare un buon pranzo…di solito con 10 persone….anche se ora dovrò comprare una casa più grande…per 50 persone! A parte gli scherzi, non so cosa succede in Italia perchè sono qui, ma sicuramente è un onore per me essere la campionessa e magari diventare un esempio per qualcuno”
Hai giocato la prima partita sul campo 12 con la Kulikova (unico match in cui Francesca ha perso un set, ndr) ed è stata una grande battaglia. Non è stata l’unica in questo torneo, quanto è stato importante il tuo spirito combattivo in queste due settimane?
“Il mio spirito guerriero è una delle mie qualità principali. E’ sempre importante lottare in campo così come nella vita. In quel match ho giocato molto bene i momenti importanti. Al mio coach dopo tre, quattro partite ho detto che non stavo giocando benissimo, ma che nei momenti importanti ho giocato sempre alla grande. Questa è stata la chiave”
Nelle ultime partite hai sempre baciato la terra. Le hai parlato, cosa le hai detto?
“Sì, sì le ho parlato…Baciare la terra per me era un modo di dire grazie a questa bellissimo torneo e a questa “arena””
Hai raccolto un pò di terra da portare a casa?
“No, ma penso che lo farò”
Pensavamo ne avessi messa un pò dentro la coppa…
“No, adesso questa coppa è mia ed è bellissima. Però ho visto che dopo me ne daranno una piccolissima…però c’è scritto il mio nome ed è fantastico…”
Cosa hai pensato davvero nel momento della vittoria?
“Non lo so…che ero la campionessa. Eravamo 128 e ora sono la campionessa. E’ una grande emozione. Sto provando a ricordarmi di quello che dicono Federer o Nadal in questi casi, ma non mi viene in mente niente!”
Puoi dirci qualcosa in più sulle tue emozioni ora?
“Sono molto felice, non è solo il mio momento, ma il momento di tutto il tennis e di tutto lo sport. E’ un insieme di cose…tutti quelli chi mi sono stati vicino, che lavorano con me…”
Il tuo osteopata ha detto che tu hai quasi 30 anni ma che hai un fisico da 22enne….cosa ha intenzione di fare allora? Continuerà questo momento?
“Perchè no? Non sarebbe male…Non puoi vincere una cosa e poi sparire, perchè poi possono dire che era solo un caso. Io sono pronta e anche gli altri ragazzi in Italia sono pronti a grandi risultati”
Quando hai capito che era la tua giornata?
“La verità è che non ho mai dubitato di me, non è presunzione, ma è da ieri che pensavo a vincere questa coppa, a vincere ogni punto per essere qui oggi col trofeo”
Tu hai risposto molto più di lei al suo servizio, che in teoria doveva essere la sua arma più pericolosa…
“Sì, perchè se tu rispondi bene ad una giocatrice che punta molto sul servizio, le togli sicurezza e confidenza. Io ho cercato di risponderle sempre, così siamo partite 50 e 50. Se partiamo 50 e 50 la posso battere, altrimenti lei mi viene sopra”
Dicevano che eravate entrambe inesperte, ma tu avevi già giocato tante finali di Fed Cup, quanto sono state importanti?
“Davvero molto, è come se avessi costruito un muro. Mattone su mattone, mi sono costruita la tensione e la mentalità giusta per vincere”
Da lunedì diventerai numero 6 del mondo, cosa ne pensi?
“Innanzitutto ho battuto Barazzutti…e gliel’ho detto! No, è fantastico, sono molto felice”
Te la senti di dedicare un pezzettino di vittoria a Valentino Rossi, che oggi è caduto e ha avuto un brutto incidente?
“Ah non lo sapevo…Certo, gli posso dedicare…questa maniglia! Comunque lui è abituato a vincere, quindi lui sa cosa si prova. Al massimo è lui che può insegnare qualcosa a me”
Chi erano i tuoi idoli da piccola?
“Tanti…Sampras, Agassi, Graf, Seles, Navratilova, Kafelnikov…avevo tutta la stanza tappezzata dai loro poster…ora c’è il mio!”
Oggi hai giocato molto bene anche a rete, che sensazioni hai per Wimbledon?
“Oggi non ci sono proprio proiettata, però sto lavorando per fare bene anche lì”
Due settimane fa l’Inter (squadra di cui Francesca è molto tifosa, ndr) ha realizzato il “triplete”. Meglio quello o la vittoria di oggi? E se Mourinho è un mago, tu cosa sei?
“Sono un’artista, mi sento un’artista! Oggi ti dico che è molto meglio questo, ma anche due settimane fa è stato bellissimo. Due sensazioni diverse ma molto belle”.
Cosa farai con un milione e mezzo di dollari?
“Mi avete fatto questa domanda agli Us Open del 2003, quando arrivai al terzo turno e presi 70.000 dollari. Io vi risposi “mi comprerò un jeans”, quindi oggi vi rispondo uguale: mi comprerò un jeans…”
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