Ci sono pochi dubbi sul futuro di Alexander Zverev. Tuttavia, il suo percorso a Miami sta sorprendendo. In 24 ore, è passato da un'eliminazione quasi certa (ha annullato tre matchpoint a John Isner) a un gran successo contro Stan Wawrinka, reduce dalla finale a Indian Wells. Perso il primo set, “Sascha” ha raccolto dodici degli ultimi quindici game e si è imposto 4-6 6-2 6-1, centrando il primo quarto in un Masters 1000, dove se la vedrà con Nick Kyrgios in una rivincita di Indian Wells, dove l'australiano fu nettamente superiore. “All'inizio sentivo che Stan controllava l'esito dei punti, allora ho cambiato il mio modo di stare in campo e ha funzionato. Spero di continuare a giocare come oggi, alla grande”. Il tedesco è stato molto bravo al servizio, cancellando quattro palle break su cinque, peraltro tenendo ottime percentuali sia con la prima (75%) che con la seconda (68%). Per lui è la seconda vittoria di fila su Wawrinka, poiché lo aveva già battuto sei mesi fa a San Pietroburgo. “Abbiamo due tra i migliori rovesci del tour, e questo mi ha dato una mano. Lui ama cercare gli angoli, ma non mi ha messo in così grande difficoltà”. Da parte sua, Stan si è disunito dopo aver giocato un brutto game in avvio di secondo set. “A quel punto sono crollato sia fisicamente che mentalmente. Non avevo più benzina”. Come sempre, la verità sta nel mezzo.
RESISTERE ALLE PRESSIONI
Ma il fenomeno Zverev è sempre più importante. La famiglia impressiona per l'atteggiamento morbido, quasi pacato. Al box di Sascha ci sono il papà, il fratello e la fidanzata di Mischa. Tranquilli, nessuna manifestazione particolare. E' il clima ideale per far crescere (e maturare) un ragazzo dal temperamento non sempre tranquillo. Negli ultimi due anni, il piccolo Zverev ha lavorato duramente per migliorare sul piano mentale. Contro Isner aveva la giusta carica: mostrava il pugnetto, agitava il dito. Ha iniziato a giocare da uomo, con personalità. Tutto confermato contro Wawrinka: perso il primo set, si è rilassato e ha mostrato una delle sue migliori qualità: un buon equilibrio tra i due fondamentali. Certo, Wawrinka non ha offerto chissà quale resistenza, forse perché voleva precipitarsi alla festa per il suo 32esimo compleanno. Però Zverev non gli ha dato chance: si è preso l'occasione e l'ha sfruttata, senza timori né incertezze. Contro un avversario così forte, avrebbe potuto disunirsi. Invece ha chiuso la pratica e ha fatto un ulteriore passo in avanti verso i top-10 e, magari un posto alle ATP World Tour Finals di Londra. Il servizio e il rovescio ci sono sempre stati, anche se Boris Becker non è così convinto del suo talento (“Almeno una decina di giocatori fa le sue stesse cose” aveva detto l'ex Bum Bum). Però sa resistere alle pressioni, e a neanche 20 anni è una qualità enorme. Far sembrare facile il terzo set contro Wawrinka è stato il segnale più importante. E dopo il matchpoint non ha neanche avuto bisogno di agitare il dito.
ATP MASTERS 1000 MIAMI – Ottavi di Finale
Alexander Zverev (GER) b. Stan Wawrinka (SUI) 4-6 6-2 6-1
Nick Kyrgios (AUS) b. David Goffin (BEL) 7-6(5) 6-3
Roger Federer (SUI) b. Roberto Bautista Agut (SPA) 7-6(5) 7-6(4)
Tomas Berdych (CZE) b. Adrian Mannarino (FRA) 6-3 7-5
Rafael Nadal (SPA) b. Nicolas Mahut (FRA) 6-4 7-6(4)
Jack Sock (USA) b. Jared Donaldson (USA) 6-2 6-1
Fabio Fognini (ITA) b. Donald Young (USA) 6-0 6-4
Kei Nishikori (GIA) b. Federico Delbonis (ARG) 6-3 4-6 6-3
LA RIVINCITA DI KAROLINA PLISKOVA
Tra le donne, si sono giocati i primi due quarti di finale. Nel pomeriggio americano, Karolina Pliskova si è presa la rivincita su Mirjana Lucic, che l'aveva bloccata all'Australian Open. La ceca ha firmato un 6-2 6-4 piuttosto agevole, centrando la sua prima semifinale a Miami. “Penso di aver giocato molto meglio rispetto a Melboune – ha detto – qui le condizioni sono diverse, il campo è più veloce e mi sono adattata meglio”. La Lucic era partita bene, rispondendo con incisività, ma non è stata altrettanto brava al servizio, commettendo ben nove doppi falli nel primo set e incassando quattro break. Ha continuato a giocare con aggressività, portandosi addirittura sul 4-2 nel secondo set, ma la Pliskova ha chiesto e trovato aiuto dal dritto e dal gioco di gambe, intascando quattro game di fila.Giovedì se la vedrà con la rediviva Carolina Wozniacki. Indossando un completino rosso fuoco, la danese ha giocato un match attento e ha tenuto a distanza Lucie Safarova dopo una partenza così così. La Safarova ha avuto la palla per andare avanti di due break, ma Caroline ne ha bloccato l'aggressività, costringendola a correre con palle profonde e angolate. La partita è cambiata radicalmente e la Wozniacki non ha avuto problemi nel chiudere in due set. I precedenti con la Pliskova la vedono avanti 3-1, ma ha perso l'ultimo, un mese fa nella finale di Doha. Qualcosa vorrà pur dire….
WTA PREMIER MANDATORY MIAMI – Quarti di Finale
Karolina Pliskova (CZE) b. Mirjana Lucic-Baroni (CRO) 6-2 6-4
Caroline Wozniacki (DAN) b. Lucie Safarova (CZE) 6-4 6-3