Una Errani non eccezionale è sufficiente per portare a casa il punto dell'1-0. Battuta in due set una Garcia altalenante, dominata soprattutto sul piano atletico. Sara è comunque contenta della prestazione: “Non potevo fare molto meglio”. 

GENOVA – Se Sara Errani fosse una tappa del Giro d'Italia (o del Tour de France, visto che stiamo giocando contro le transalpine), sarebbe una gara pianeggiante, senza scossoni, al massimo con qualche falsopiano. Al contrario, Caroline Garcia sarebbe un continuo saliscendi. La metafora ciclistica sintetizza il 7-6 7-5 che ha portato in vantaggio l'Italia nella sfida del 105 Stadium. Sarita ha messo in campo quello che aveva, non moltissimo, ma è stato sufficiente per darci un punto importantissimo e mettere Camila Giorgi nelle migliori condizioni possibili. Nonostante un servizio a tratti imbarazzante, non tanto per la velocità quanto per il disordine tecnico (avrà sbagliato il lancio di palla almeno 25 volte), è spesso riuscita a mettere il match nei binari a lei favorevoli, traendo il massimo da quello che passava il convento. Come detto, non molto. Però è stata brava, oltre che un pizzico fortunata, nel punto che ha deciso il primo set e una bella fetta di partita. Dopo un'ora di schermaglie, fatte di otto break su dodici giochi, Sara e Caroline si sono trovate 2-2 nel tie-break del primo set. Smorzata e pallonetto della Errani, schema classico. La Garcia si produce in un grande sforzo per rincorrere la palla e azzecca un buon passante basso. La volèe di Sarita è tremebonda, la francese avrebbe tutto lo spazio per passare. Invece le mette la palla sulla racchetta. La volèe azzurra, stavolta, è comoda. Da quel momento, la Garcia è sparita dal campo per una ventina di minuti, Ha perso cinque punti di fila per perdere il primo set, e si è trovata 0-3 in un amen nel secondo. A quel punto, senza più nulla da perdere, ha riordinato le idee e ha messo in atto una bella rimonta. 2-3, 4-4, 5-5. Ha anche ritrovato qualche punto gratis col servizio, ma sul più bello il braccio ha tremato. Sul 4-5 ha tenuto, sul 5-6 no. Un rovescio incrociato in corridoio ha regalato il punto dell'1-0 all'Italia.


"E' PIU' FACILE GIOCARE DA SFAVORITA"

Nello sport conta solo il risultato. In Fed Cup ancora di più. Tuttavia, questa Errani non ha convinto. E' parsa più quella dei primi tornei dell'anno che quella, in ripresa, dell'Australian Open. Tuttavia, in conferenza stampa, si è detta piuttosto soddisfatta della sua partita. Ha dato i giusti meriti alla Garcia “che giocava molto bene quando era in svantaggio”, ma si è definita soddisfatta della sua prestazione, esaltata da un ambiente – quello della Fed Cup – diverso dai tornei, dove tensione e adrenalina si mischiano in un sapore ancora più forte, che può essere acre e dolcissimo allo stesso tempo. Stavolta il sapore è buono e digeribile e può essere il primo passo verso una ripresa che dovrà portarla al 100% in primavera, dove si giocheranno i tornei che per lei contano davvero. Sara ha parlato una mezz'oretta dopo il match, ma era ancora “in the zone”, ha fatto ragionamenti a caldo. Interessante la riflessione sull'aspetto emotivo. “Quando sei favorita e tutti ti guardano non è facile rendere al meglio. E' molto più facile quando sei sfavorita”. La Errani si conferma una sicurezza in Fed Cup, portando il suo bilancio a 11 vittorie su 18 singolari. Italia avanti 1-0, il primo tassello è infilato.  

FED CUP 2015 – Primo Turno
ITALIA – FRANCIA 1-0

Sara Errani (ITA) b. Caroline Garcia (FRA) 7-6(2) 7-5