Allo Us Open fu grande battaglia tra Azarenka e Sharapova. Sarà così anche a Parigi?
Di Lorenzo Baletti – 6 giugno 2013
Non era difficile azzeccare il pronostico delle quattro partite di ieri. In verità, abbiamo preso il bilancio-set soltanto in Azarenka-Kirilenko, mentre c'era troppa fiducia per Stanislas Wawrinka e Tommy Haas. Lo svizzero non ha nemmeno fatto il solletico a Nadal, mentre il tedesco stava per acciuffare un set, come da noi pronosticato. Ma Djokovic non aveva voglia di restare in campo più del dovuto. Per fortuna, la Sharapova non ha fatto scherzi e ci ha regalato l’en-plein. La lettura di alcuni match poteva essere migliore, ma i risultati restano buoni. Oggi è tempo di semifinali femminili. Da una prospettiva puramente italiana, sono le più belle possibili: Sarita Errani sfida la più forte, mentre dall’altra parte ci sono due grandi giocatrici, grandi lottatrici…e splendide ragazze. Non potremmo chiedere di meglio. Difficile restare lucidi nel pronosticare il match di Sarita: proviamo a restare razionali e le concediamo un set, non di più. Nell’altro match, crediamo che l’aggressività della Azarenka possa fare la differenza rispetto ai precedenti sul rosso, che sorridono alla Sharapova.
SERENA WILLIAMS – ERRANI
Seconda semifinale consecutiva per Sara Errani. Dopo l’exploit dell’anno scorso (quando poi giunse in finale), l’azzurra si è ripetuta e ha addirittura dato maggiore portata al risultato: sconfiggendo la Radwanska nei quarti, Sara ha ottenuto la prima vittoria contro una top 5. Un risultato che offre fiducia e genera la speranza di poter competere ad armi pari con le prime del mondo. Ma Serena Williams non è la Radwanska: viaggia su un’altra dimensione. O meglio, viaggiava fino a martedì, perché con la Kuznetsova ha subìto una frenata che l’ha riportata con i piedi per terra. Fino alla partita con la russa, Serena non aveva perso neanche un set, mentre contro “Sveta” ha rischiato di trovarsi 3-0 sotto nel terzo. Ci siamo ricordati che anche Serena è un essere umano, non un’aliena impossibile da battere. E Sarita dovrà scendere in campo con questa convinzione. Poi si può anche perdere, ma l’importante è lottare, onorare la semifinale, emozionarsi e godersi il momento. Anche perché se è vero che i precedenti dicono 5-0 per Serena, è anche vero che l’ultimo scontro diretto sulla terra, un mese fa a Madrid, si è chiuso 7-5 6-2 per la Williams. Non certo una disfatta, e anche oggi le chance per fare partita pari ci sono. La chiave tattica? Giocare profondo per impedire a Serena di fucilarla sin dal primo colpo. Hai detto niente.
Serena Williams in tre set.
AZARENKA – SHARAPOVA
La semifinale che avevamo pronosticato vede opposte la n.3 (Azarenka) e la n.2 del mondo (Sharapova). Entrambe hanno dovuto faticare per superare i quarti: la Sharapova ha addirittura concesso un 6-0 alla Jankovic, mentre alla Azarenka è servito un interminabile primo set per avere la meglio della Kirilenko. Ma entrambe hanno rispettato il pronostico e oggi si affrontano per la tredicesima volta. La Azarenka conduce per 7-5, ma gli unici due precedenti sulla terra sono andati alla Sharapova: il primo a Stoccarda 2012 (ma era terra indoor…), l’altro non conta troppo perché la bielorussa si era ritirata dopo aver vinto il primo parziale. Insomma, ci sono tutti gli ingredienti per vedere una partita equilibrata e combattuta, tra due giocatrici speculari, solide da fondo campo. La Sharapova è campionessa in carica, e ovviamente punta a difendere il titolo. Non sono però da meno le motivazioni della Azarenka, alla prima semifinale in carriera a Parigi e a caccia della terza finale Slam consecutiva. Vika è leggermente favorita, soprattutto nel caso il match dovesse allungarsi. Già finalista a Roma, la bielorussa sta giocando un po’ meglio. E allora stiamo con lei.
Azarenka in tre set.
PRONOSTICI TOTALI: 104
PRONOSTICI GIUSTI: 89
PRONOSTICI SBAGLIATI: 15
PRONOSTICI COL NUMERO ESATTO DI SET: 48
