US OPEN, TABELLONE UOMINI – Partenza col botto allo Us Open, con un doppio scontro generazionale al primo turno: Murray-Kyrgios e Nadal-Coric. Sorridono Djokovic e Federer: fino ai quarti poche insidie. Nessun sorteggio impossibile per gli azzurri.Sui campi di Flushing Meadows si gioca già da due giorni con le qualificazioni, ma solo oggi il torneo ha iniziato veramente a scaldare i motori. L’ha fatto con il sorteggio dei tabelloni principali, sempre un momento fondamentale prima di un Major. Si conoscono i primi accoppiamenti, si iniziano a capire le possibilità e le ambizioni dei giocatori, e soprattutto le possibili semifinali. Le domande principali erano due: chi fra Federer e Djokovic avrebbe trovato Murray nella sua metà di tabellone, e a chi fra i migliori quattro sarebbe capitato Rafael Nadal nei quarti. L’urna newyorkese, con la mano della presidente USTA Katrina Adams, ha detto che il numero tre del mondo Andy Murray è nella parte bassa, quella presidiata da Roger Federer, mentre con Novak Djokovic è finito il finalista uscente Kei Nishikori, e pure Rafael Nadal. Tanti i motivi d’interesse, a partire proprio dalla rincorsa del numero uno del mondo al titolo conquistato solo nel 2011. È il primo Slam dell’anno in cui alla vigilia appare vulnerabile. Lo dicono i risultati dei due Masters 1000 in preparazione all’evento clou: ha raggiunto due finali, ma non ha alzato un titolo. E visto ciò a cui ci aveva abituato nel corso del 2015, è sicuramente una notizia. Significa che Roger Federer e Andy Murray lo possono battere, anche se al meglio dei cinque set il favorito rimane lui. Da non sottovalutare i tanti potenziali outsider: l’edizione del 2014 (e pure quella del 2009 vinta da Juan Martin Del Potro) insegnano che quello della Grande Mela è lo Slam più aperto a potenziali sorprese.
 
US OPEN 2015 – TABELLONE MASCHILE
 
PRIMO QUARTO
Come accennato, ci sono sia Djokovic sia Nadal. Da Joao Sousa in avanti, il serbo ha un tabellone che sembra privo di particolari insidie proprio fino al match con ‘Rafa’, che però dovrà stare attentissimo già al primo turno, contro quel Borna Coric che l’ha battuto nel 2014 a Basilea. Se vorrà giocarsi un posto nei quarti contro Milos Raonic (o Feliciano Lopez), il maiorchino dovrà passare anche da un match non facile al terzo turno, molto probabilmente contro uno fra Fabio Fognini e Steve Johnson. In sintesi, per il Nadal di quest’anno arrivare fino a Djokovic non sarà per nulla facile. Ma rimane Nadal e non va sottovalutato. Il primo quarto è anche quello degli azzurri: fatta eccezione per Paolo Lorenzi, i nostri sono tutti qui. Il sorteggio migliore è capitato ad Andreas Seppi, che ha un qualificato e poi Gabashvili o Andujar, anche se Djokovic al terzo turno era meglio evitarlo. Impegno così così invece per Fognini. Quest’anno il ligure non ha ancora vinto un match sul duro, e Steve Johnson non è proprio l’avversario ideale per riuscirci. L’ha battuto al Foro Italico, ma sul cemento americano sarà molto più complicato. Match duro ma fattibile anche per Bolelli, che ha pescato la quattordicesima testa di serie David Goffin. Anche per lui un precedente favorevole nel 2015: a Sydney. E come ce l’ha fatta in Australia ce la può fare anche a New York. L’esordio Slam di Marco Cecchinato coinciderà invece con l’addio al tennis di Mardy Fish. Poteva andare meglio, ma ci sono due lati positivi: la condizione non eccellente dello statunitense e un campo importante pronto a ospitarli.
 
PRIMI TURNI PIÙ INTERESSANTI 
Bolelli-Goffin
Verdasco-Haas
Fognini-Johnson
Coric-Nadal
 
IL PRONOSTICO
Quarto di finale Djokovic-Raonic
 
SECONDO QUARTO
La finale del 2014 potrebbe ripetersi già ai quarti di finale, perché Marin Cilic e Kei Nishikori sono capitati nello stesso spot. E non è così impossibile che si trovino di fronte di nuovo, perché il croato ha dalla sua parte l’incognita David Ferrer, fermo da prima di Wimbledon e comunque battibile anche se si presentasse al top della condizione. Ma attenzione ai tanti potenziali guastafeste, che per Nishikori – atteso all’esordio da un match intrigante con Benoit Paire – rispondono ai nomi Aleksandr Dolgopolov (a Cincinnati ha mostrato di cosa è capace), Jo-Wilfried Tsonga e Gael Monfils, mentre per Cilic c’è Grigor Dimitrov. Dopo l’addio a coach Rasheed, il bulgaro è tornato alla Good To Great Tennis Academy di Magnus Norman, e proprio dallo Us Open potrebbe ricominciare la sua marcia ai vertici del ranking. Vien da dargli fiducia: con un tennis come il suo prima o poi arriverà. Il suo terzo turno con Cilic potrebbe diventare il più interessante dell’intero torneo. Per il resto, pochi nomi che fan paura (ci sono ben sei qualificati e la semisconosciuta wild card Ryan Shane) e nemmeno troppi match interessanti. Ma con un pool di outsider lungo così sarà comunque un quarto da tenere d’occhio.
 
PRIMI TURNI PIÙ INTERESSANTI
Nishikori-Paire
Groth-Dolgopolov
F. Mayer-Klizan
 
IL PRONOSTICO
Quarto di finale Nishikori-Dimitrov
 
TERZO QUARTO
Altro giro, altra sfida generazionale dal contorno interessante. Sopra c’è Nadal-Coric, sotto un ancor più promettente duello Murray-Kyrgios. È andata male a entrambi: lo scozzese dovrà fare sul serio sin dalla prima palla, l’australiano ha mancato per un soffio le teste di serie e si trova uno dei peggiori avversari possibili. E non potrà sgarrare: la squalifica è dietro l’angolo. Ne guadagnerà il torneo, con un match che si annuncia esplosivo già dal primo turno. Kyrgios a parte, lo scozzese può guardare al suo tabellone con discreta soddisfazione: Kevin Anderson agli ottavi di finale non può essere un problema per uno che punta al titolo, così come Dominic Thiem. Potrebbe esserlo di più Stanislas Wawrinka, l’unico capace di strappare quest’anno un Major a Djokovic. Archiviata (o quasi) la polemica per la frase di Nick Kyrgios, lo svizzero esordirà contro Albert Ramos-Vinolas, per poi affrontare Chung o Duckworth al secondo turno. Potrebbe dargli qualche noia in più il turbo-diritto di Jack Sock, possibile avversario al terzo round, così come Simon o Troicki negli ottavi. Ma viene veramente difficile non pensarlo nei quarti. Fra i motivi d’interesse Ernests Gulbis, che se gioca come sa può far paura a tutti, e la giovanissima wild card Frances Tiafoe. Il diciassettenne statunitense ha un compito pesantissimo, perché deve confermare di essere veramente il futuro del tennis a stelle e strisce, ma per ora l’ha fatto benissimo. Ha appena vinto il suo primo match ATP a Winston Salem, e contro Troicki andrà a caccia dell’impresa.

PRIMI TURNI PIÙ INTERESSANTI
Troicki-Tiafoe
Gulbis-Bedene
Kyrgios-Murray

IL PRONOSTICO
Quarto di finale Wawrinka-Murray
 
ULTIMO QUARTO
C’è Roger Federer, che sfida il principale deluso del sorteggio. Per quei miseri 25 punti che lo dividono da Fabio Fognini, l’argentino Leonardo Mayer è rimasto fuori dalle teste di serie, e gli toccherà subito uno dei grandi favoriti. Lo scorso anno ha avuto cinque match-point per batterlo a Shanghai, ma a New York sarà tutt’altra storia. Il potenziale quarto di Federer è contro Tomas Berdych (come era pure a Wimbledon, ma il ceco perse prima), mentre prima dovrebbero esserci poche sorprese. Baghdatis o Darcis al secondo turno vanno benissimo, così come Kohlschreiber al terzo. Agli ottavi gli toccherà probabilmente un bombardiere, e che sia Isner o Karlovic fa poca differenza: ha dimostrato di saper benissimo come disinnescare il servizio di entrambi. Per Berdych invece c’è la wild card Bjorn Fratangelo, statunitense di padre molisano, e quindi probabilmente l’altra wild card Denis Kudla. Poche complicazioni pure al terzo turno con Bautista-Agut, di più negli ottavi. C’è Gasquet, che nell’ultimo Major ha raggiunto la semifinale, e pure Bernard Tomic, che se azzecca la giornata non parte affatto battuto. Nell’ultimo quarto anche l’ultimo italiano, Paolo Lorenzi, che per il secondo Slam di fila trova Jiri Vesely. A Wimbledon ci ha perso in tre set tirati con un sacco di rimpianti, a New York (dove nel 2014 ha vinto il suo primo match Slam) può ambire alla riscossa.

PRIMI TURNI PIÙ INTERESSANTI
Querrey-Mahut
Hewitt-Nedovyesov
Haase-Brown
Kokkinakis-Gasquet

IL PRONOSTICO
Quarto di finale Federer-Berdych (come a Wimbledon)