La Errani arriva a due punti dal match ma la favola si interrompe sul più bello. Serena Williams, appesantita e fallosa, estrae dal cilindro le energie sufficienti per girare la partita e salva l'imbattibilità in Fed Cup. Stati Uniti avanti 2-1. 

BRINDISI – Sarita è arrivata a due passi dal miracolo. Due piccoli punti, per dirla con Lea Pericoli. Il miraggio di una vittoria su Serena Williams era diventato concreto. Si è vista una Serena fallosa, che commetteva un errore dopo l'altro e in grande difficoltà sulla terra rossa di Brindisi, resa ancora più ostica dal vento. Con una temperatura di circa 10 gradi inferiore rispetto a ieri, Serena ha vissuto un incubo. Un incubo da cui ha saputo risvegliarsi soltanto a due punti dalla sconfitta, sul 6-4 5-4 per Sara Errani, quando l'italiana è salita addirittura sul 30-0. Ma nel momento del bisogno, nonostante le (oggettive) difficoltà e le sue colpe, ha tirato fuori la classe della campionessa. Tre vincenti consecutivi le hanno regalato il 5-5, poi ha giocato il tie-break con la dovuta attenzione. Ha preso il largo con una rischiosa palla corta che le ha dato il 2-0, poi è volata 6-1 prima di chiudere 7-3. E poi, dopo due ore e trentasei minuti di dura battaglia, si è imposta col punteggio di 4-6 7-6 6-3 e ha regalato agli Stati Uniti il vitale punto del 2-1, anche se la partita resta più che mai in bilico. A giocare il quarto singolare, confermando le sensazioni di un possibile cambio, saranno Flavia Pennetta e Christina McHale. Un match che la Errani avrebbe potuto evitare se avesse centrato l'impresa contro Serena, che ha preservato per un soffio la sua imbattibilità in Fed Cup, azzeccando la 16esima vittoria su 16 partite. Ma è stato sicuramente il più difficile. Aveva già perso un set contro Anastasia Yakimova, ma era stato per distrazione. Stavolta è annegata da sola, aiutata da un'ottima Errani, bravissima a giocare un match ordinato e sostanzialmente perfetto fin quasi al successo.


ERRANI, NULLA DA RIMPROVERARSI

Sara ha variato il gioco sin dalla prima palla, mostrando il suo bagaglio tecnico molto ricco e la capacità di variare il gioco, punto dopo punto, colpo dopo colpo. Inoltre ha messo in mostra una condizione atletica eccezionale, molto migliore rispetto a Serena. L'impressione è che l'americana non si sia allenata molto dopo Miami, per quanto lei affermi il contrario. Era pesante e nello scambio andava in difficoltà, colpo dopo colpo. Riusciva ad accorciare il campo ma quasi mai a chiudere. La Errani rimandava più palle possibili e lei finiva inevitabilmente e inesorabilmente con lo sbagliare. Ha vinto con la classe, con l'esperienza e anche con un po' di cuore. Anche dopo aver vinto il secondo set, ha stentato nel terzo. Avanti 2-0, ha perso tre giochi di fila che hanno riacceso le speranze del gran pubblico di Brindisi, numeroso fino al limite della capienza. Ma il servizio di Sara non funzionava più, o semplicemente la risposta di Serena si è registrata allo scoccare delle due ore. Nel terzo set, Sara ha perso il servizio quattro volte su cinque. E contro la più forte non puoi permettertelo. Italia 1-Stati Uniti 2, ma non è ancora detta l'ultima parola. 

FED CUP – PLAY OFF WORLD GROUP I

Italia-Stati Uniti 2-2
Serena Williams (USA) b. Camila Giorgi (ITA) 7-6 6-2
Sara Errani (ITA) b. Lauren Davis (USA) 6-1 6-2
Serena Williams (USA) b. Sara Errani (ITA) 4-6 7-6(3) 6-3
Flavia Pennetta (ITA) b. Christina McHale (USA) 6-1 6-1