Partita dalle qualificazioni, è stata un rullo compressore fino all'ultima palla. Nella serata italiana di domenica, Sara Errani ha sigillato in grande stile il rientro tra le top-100 WTA. Battendo Kateryna Bondarenko con un secco 6-4 6-2, la romagnola si è aggiudicata la tappa di Indian Wells dell'Oracle Challenger Series, trovata di Larry Ellison per prolungare di una settimana il suo maxi-torneo. L'idea è semplice: anticipare il BNP Paribas Open con due tornei minori, un ATP Challenger al maschile (vinto da Martin Klizan) e un WTA 125 tra le femminucce. La Errani riporterà il suo ranking a due cifre (sale al n.93), ma la sua avventura a Indian Wells è finita qui, almeno in singolare: già, perché nel BNP Paribas Open non ci sarà spazio per lei, neanche nelle qualificazioni. La finale era iniziata maluccio, con la Bondarenko avanti 4-1. Da quel momento, tuttavia, Sara ha mostrato le sue migliori qualità: tennis vario e straordinaria fase difensiva. Ogni volta che la Bondarenko giocava la seconda palla, Sarita era una sentenza: 80% di punti. Per lei è il 37esimo titolo in carriera, così suddivisi: 27 in doppio, 9 in singolare (WTA) e quest'ultimo WTA 125, categoria “ibrida” tra i tornei del circuito e gli ITF. Volendo essere pignoli, i tornei sono 40 perché in passato ha vinto tre tornei ITF (Melilla nel 2005 e Galatina e Suzhou nel 2007).
NIENTE BNP PARIBAS OPEN
Il match è cambiato a partire dal sesto game, 23 punti con la Errani al servizio. Cancellate sei palle break, si è caricata e ha completamente cambiato la partita. Gli errori gratuiti di mamma Kateryna (nel 2013 ha messo al mondo una bimba di nome Karin) sono aumentati a dismisura e per Sara non è stato difficile intascare un parziale di nove game a uno, parzialmente inquinato da due doppi falli (comunque indolori) sul 5-4. Curiosamente, l'azzurra ha servito “da sotto” sul matchpoint. Tanto è bastato per sorprendere l'ucraina e aggiudicarsi l'ultimo scambio e chiudere a braccia alzate, come successo un paio d'ore prima a San Paolo al suo amico Fabio Fognini. Peccato soltanto per l'impossibilità di giocare il BNP Paribas Open, dove non giocherà le qualificazioni e non ha ottenuto nessuna wild card: l'Oracle Challenger Series metteva in palio due inviti, ma riservati alle due americane che hanno raccolto più punti tra Newport Beach e Indian Wells. Detto che la regola andrebbe rivista, la Errani avrebbe meritato maggior riguardo: non solo perché vanta una finale Slam ed è stata n.5 WTA, ma soprattutto perché a Indian Wells vanta i quarti sia in singolare (2013) che in doppio (2012). Nella fattispecie, gli inviti sono andati a Danielle Collins e Amanda Anisimova. Nelle qualificazioni, al via in queste ore, vedremo Francesca Schiavone (opposta alla svizzera Jil Teichmann) e Roberta Vinci, omaggiata di una wild card e impegnata contro Evgeniya Rodina.