Impressionante rullino di marcia per Sarita: l’azzurra è negli ottavi perdendo appena otto game in tre partite. Adesso la Suarez Navarro. Negli ottavi anche la Vinci, KO Andreas Seppi. 
Roberta Vinci cercherà di non farsi travolgere dal bulldozer Serena Williams

Di Riccardo Bisti – 1 giugno 2013

 
Che spettacolo. Chi pensava che Sara Errani potesse subire la pressione dei punti da difendere al Roland Garros, è rimasto deluso. L’azzurra continua a passare sopra alle avversarie come un carrarmato. Incredibile ma vero: ha perso otto game in tre partite dopo il 6-0 6-4 rifilato a Sabine Lisicki. La Errani ha rispettato lo status di favorita, ma nessuno credeva che potesse dominare in questo modo. E il punteggio avrebbe potuto essere ancora più severo se avesse trasformato uno dei due matchpoint avuti sul 5-2 nel secondo set. Nelle scorse settimane, la Errani si era rifiutata di parlare di Parigi. “Finalizzare la preparazione per un solo torneo è il modo migliore per giocarlo male” ha detto in più di un’occasione. Sarà stata sincera, ma oggi è in condizioni strepitose. Si presenterà agli ottavi di finale senza avere speso praticamente nulla. Sara ha confermato di avere una qualità tutt’altro che scontata: lo status di top-player non le pesa, anzi, la esalta. La fa giocare meglio. Le consente di vincere anche quando non è al top, intimorisce le avversarie. Quando vedono il loro nome accanto a quello di Sarita, si disperano. Non sarà contenta nemmeno Carla Suarez Navarro, sua avversaria negli ottavi. Le due si conoscono bene: quello di domenica sarà il nono scontro diretto, il quarto nel 2013. All’Australian Open vinse la Suarez Navarro, alimentando qualche paura per la stagione della Errani. Paure ingiustificate, anche perché Sarita ha vinto sia a Parigi indoor che ad Acapulco. E’ favorita, ma dovrà stare attenta: la Suarez ci ha già dato un grosso dispiacere al Roland Garros. Era il 2008 e battè Flavia Pennetta dopo che l’azzurra aveva eliminato Venus Williams.
 
Se la Errani nutre grandi ambizioni, non può essere altrettanto per Roberta Vinci. Ma la tarantina può esultare grazie alla vittoria su Petra Cetkovska, affascinante ceca che vale (molto) di più della 189esima posizione del ranking WTA, dove è precipitata a causa di un infortunio. Per Roberta è la prima volta negli ottavi del Roland Garros, la terza nella seconda settimana di uno Slam, tutte maturate negli ultimi 12 mesi. Segno di una maturità improvvisamente raggiunta allo scoccare dei 30 anni. La Vinci è stata bravissima nel terzo set, dopo aver perso il secondo contro la potente Cetkovska, nata nella città magica di Prostejov, dove si trova il Centro Tecnico della federtennis ceca, uno dei serbatoi più importanti del tennis europeo. Roberta ha trovato un fondamentale break che è riuscita a proteggere in un delicato sesto game, in cui si è trovata in svantaggio 15-40. Roberta ha già vinto il suo torneo, rispettando lo status di 16esima testa di serie. La sua corsa si interromperà negli ottavi contro Serena Williams, ultra-favorita del torneo. Sarà il terzo scontro diretto tra le due: in passato ha sempre vinto la Williams, che sta passando sopra le avversarie con ancora più autorità rispetto alla Errani. A Roma ha vinto il titolo perdendo 14 game in tutto il torneo. A Parigi è in media: ha ceduto solo sei giochi in tre partite dopo il terrificante 6-0 6-2 a Sorana Cirstea. Sul 2-1 nel secondo, la rumena ha avuto una grande chance per salire 3-1. Ha “costretto” Serena a concentrarsi e a spazzarla via nei game successivi.
 
In campo femminile abbiamo piazzato due giocatrici negli ottavi (in attesa della Schiavone), mentre tra gli uomini c’è il KO di Andreas Seppi. L’azzurro è stato onesto nel non cercare scuse dopo la sconfitta contro Nicolas Almagro: non c’è niente di male ad ammettere che lo spagnolo è più forte di lui sulla terra battuta. E’ finita 7-6 6-0 6-4 per lo spagnolo e c’è qualche rimpianto per il primo set. Seppi è partito bene, ha preso un break di vantaggio ma non è riuscito a chiudere. Avesse preso un set di vantaggio, chissà….”L’inguine mi ha dato un po’ fastidio all’inizio, poi non mi ha creato problemi. E anche la spalla ha reagito bene. Forse ero un po’ scarico”. Detto che Seppi dovrà indagare sulle ragioni che l’hanno reso “scarico” in una partita così importante, va detto che il Roland Garros è andato meglio del previsto. Il terzo turno è un buon risultato e può servire a dargli fiducia in vista della stagione su erba, superficie dove si trova piuttosto bene. La sconfitta lascia l’amaro in bocca perché negli ottavi avrebbe affrontato il 31enne Tommy Robredo, bravissimo a vincere due partite in cinque set (recuperando due set di svantaggio contro Sijsling e Monfils), ma sconfitto da Seppi un mese fa a Oeiras. Parlare di occasione persa non è così azzardato. Nel tabellone maschile ci resta solo Fabio Fognini. L’impresa della vita contro Nadal sarà l’unico modo per evitare di dire, ancora una volta, che il tennis italiano….è donna.