Sam Sumyk: “I giornalisti? Squali”
Sam Sumyk, allenatore di Victoria Azarenka, ha detto di aver sentito troppe critiche nei confronti della sua assistita dopo la semifinale contro Sloane Stephens. La bielorussa aveva chiesto un medical time-out sul 5-4 nel secondo set. Solo dopo, si scroprirà che doveva farsi sbloccare una costola che le impediva di respirare correttamente. Vika ha poi vinto il torneo, superando Na Li in finale. "Ragazzi, siete squali – ha detto Sumyk – Quando sei alla ricerca di una storia, ma la storia non c'è..è dura. Ognuno deve gestire la cosa nel miglior modo possibile. Capisco che ognuno debba fare il suo lavoro, ma a volte si può essere più…non so, non trovo la parola giusta. Suvvia, ha 23 anni…credo che i giornalisti debbano prendere qualche lezione da questo episodio, non necessaramente gli atleti. Cerchiamo di essere onesti". Durante la finale, il pubblico era tutto schierato per Na Li, fischiando l'ingresso in campo della Azarenka. "A dire il vero mi aspettavo di peggio – ha detto Vika – Che potevo fare? Alla fine dovevo solo scendere in campo e provare a giocare bene. Era una partita di tennis ed ero lì soltanto per quello".dopo la semifinale contro Sloane Stephens. La bielorussa aveva chiesto un medical time-out sul 5-4 nel secondo set. Solo dopo, si scroprirà che doveva farsi sbloccare una costola che le impediva di respirare correttamente. Vika ha poi vinto il torneo, superando Na Li in finale. "Ragazzi, siete squali – ha detto Sumyk – Quando sei alla ricerca di una storia, ma la storia non c'è..è dura. Ognuno deve gestire la cosa nel miglior modo possibile. Capisco che ognuno debba fare il suo lavoro, ma a volte si può essere più…non so, non trovo la parola giusta. Suvvia, ha 23 anni…credo che i giornalisti debbano prendere qualche lezione da questo episodio, non necessaramente gli atleti. Cerchiamo di essere onesti". Durante la finale, il pubblico era tutto schierato per Na Li, fischiando l'ingresso in campo della Azarenka. "A dire il vero mi aspettavo di peggio – ha detto Vika – Che potevo fare? Alla fine dovevo solo scendere in campo e provare a giocare bene. Era una partita di tennis ed ero lì soltanto per quello".