L’australiana Stosur coglie contro la Schiavone, il primo titolo Wta della sua carriera. Per Francesca è la 10° sconfitta in finale.

di Giorgio Spalluto foto Getty Images

Non poteva attendere momento peggiore per sbloccarsi, Samantha Stosur, sempre sconfitta nelle precedenti 5 finali WTA. Testimone del primo successo dell’australiana, è stata, ahinoi, Francesca Schiavone, che in quanto a sconfitte in finale, purtroppo, non è seconda a nessuna: 1 vittoria e 10 sconfitte, questo è il poco invidiabile score della milanese che, a differenza dell’australiana, dovette attendere di giocare la 9° finale, in quel di Bad Gastein (2007), per sollevare il primo trofeo della sua carriera. Prima di questa settimana, i suoi successi li aveva conseguiti in maniera copiosa in doppio con ben 22 titoli, che le avevano consentito di occupare la prima posizione della classifica di specialità. Accreditata della terza testa di serie, la aussie ha avuto il merito di estromettere in semifinale la finalista degli US Open, Caroline Wozniacki, lei che quest’anno ha raggiunto, non senza sorpresa, la semifinale del Roland Garros. Solo un anno fa,” Sammy” Stosur non sapeva se sarebbe tornata a giocare nel circuito maggiore, vittima com’era della malattia di Lyme, una sorta di artrite che si manifesta con eritemi cutanei di dimensioni notevoli sul torace, addome, dorso e natiche.

Una delle poche a giocare con gli occhiali da sole, seppur graduati, Samantha si garantisce, grazie al successo di Osaka, la qualificazione al Tournament of Champions, il cosiddetto “Master 2” in programma a Bali, la settimana successiva al Sony Ericsson Championships di Doha (il Master vero e proprio), cui l’australiana prenderà parte, in qualità di doppista al fianco della connazionale Rennae Stubbs. La Stosur, già vincitrice del Master di doppio in 2 occasioni (2005 e 2006 in coppia con Lisa Raymond), se la vedrà con le coppie formate da Cara Black/Liezel Huber, Venus Williams/Serena Williams e Nuria Llagostera Vives/Maria Jose Martinez Sanchez.

La Schiavone, dal canto suo, conferma di attraversare un ottimo periodo di forma e, grazie alla seconda finale del 2009 (la prima la perse a Praga questa estate), chiuderà l’anno tra le Top25 per la sesta volta nelle ultime sette stagioni: nel 2003 fu numero 20, nel 2004 n° 19, nel 2005 n° 13, nel 2006 n° 15, nel 2007 n° 25 e nel 2008 n° 30.

L’ultimo torneo dell’anno, prima della finale di Fed Cup, lo disputerà a Mosca per quella “Kremlin Cup” che evoca sempre ottimi ricordi alla milanese, finalista nel 2005, dopo aver lasciato le briciole, lungo il suo cammino, a campionesse del calibro di Mauresmo, Kuznetsova e Dementieva. Speriamo che sia di buon auspicio.