di Fabio Bagatella – foto Getty Images
Un anno e mezzo fa parlavamo del suo ritiro dall'attività agonistica come una “grave perdita” per il circuito, alla luce del suo talento tennistico e delle sue indubbie qualità carismatiche di personaggio dentro e fuori dal campo. Questa dote, che non è proprio comune come si vorrebbe far credere, lasciava aperte a Marat Safin un ampio ventaglio di possibilità per decidere cosa fare della propria vita al termine dell'agonismo. La scelta dell'ex numero uno mondiale è ricaduta su di un settore tanto “stimolante”, quanto difficile: la politica.
Marat Safin è il candidato ufficiale dell'ampio fronte di coalizione popolare (All Russia People's Front), creato dal premier Vladimir Putin, nella lista per la regione di Nizhnij Novogorod. Il 31enne Safin parteciperà alle prossime primarie in vista del successivo rinnovo della Duma di Stato (il Parlamento russo) previsto per fine anno. Nativo di Mosca e con la famiglia di origine tatara, resta di non facile interpretazione la scelta di Marat di gareggiare nel distretto di amministrativo di Nizhnij Novogorod (Russia centrale).
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