Sarà il quarto atto tra il norvegese e il greco: i due si giocano un titolo estremamente significativo per la loro carriera
Casper Ruud contro Stefanos Tsitsipas: la finale che non ti aspetti va in scena oggi (ore 15, diretta Sky Sport) al Country Club di Montecarlo nel primo Masters 1000 della stagione sulla terra battuta. Tutti i pronostici viravano per una sfida tra Novak Djokovic e Jannik Sinner visti i valori in campo nelle semifinali, invece è accaduto il contrario. Un match che assume un’importanza notevole per entrambi in questa fase della stagione e della carriera, visto il momento dal quale provengono.
Ruud ha centrato la sua seconda finale in carriera a livello “1000” e viene dalla vittoria più importante della sua carriera contro Novak Djokovic: mai in carriera aveva battuto un numero 1 del mondo, mai in carriera aveva addirittura strappato un set a un top 3, ha interrotto una striscia di 25 set persi su 25 disputati contro i primi tre del mondo. Una bella rivincita per il norvegese, spesso additato di arrivare a grandi risultati per tabelloni favorevoli e coincidenze fortunate: con questo risultato tornerà al numero 6 del mondo, nell’élite assoluta del tennis e si issa al numero 4 della race, candidandosi seriamente a tornare alle ATP Finals di Torino. Una finale “1000” sulla terra che era un conto in sospeso dall’amara semifinale a Roma lo scorso anno contro Holger Rune, quando era avanti set e break e un medical time out del danese cambiò tutto. Adesso potrebbe vincere il titolo più importante della sua carriera, lui che non ha mai vinto un titolo oltre gli ATP 250.
Dall’altra parte Tsitsipas, arrivato con il morale sotto i tacchi a questo torneo. Dopo aver toccato probabilmente il fondo a Miami, avendo perso in maniera nettissima contro Denis Shapovalov all’esordio. Lui a Montecarlo ha già vinto due volte, nel 2021 e nel 2022 e questo torneo torna a portargli bene: ha ritrovato un tennis esplosivo, con grandissima qualità dalla parte del dritto, colpendo meglio anche con il rovescio. Il destino lo ha baciato contro Jannik Sinner: se la giudice di sedia Aurelie Tourte avesse ravvisato il doppio fallo sulla palla break che lo avrebbe fatto sprofondare sull’1-4, probabilmente oggi non si starebbe giocando questa finale. Ma oggi in finale ci è arrivato e affronterà Ruud che l’ha castigato quest’anno a Los Cabos e nel 2021 a Madrid, mentre il greco ebbe la meglio a Toronto tre anni fa. Una finale aperta tra due che amano particolarmente questa superficie, una finale che sarà tutta da vivere, nonostante l’assenza di Sinner.