Le parole in conferenza stampa del norvegese dopo la pesante sconfitta subita contro il numero uno al mondo

Foto Brigitte Grassotti

TORINO – «Impressionante. Risponde sempre aggressivo, si muove benissimo, gioca bene da ogni angolo del campo. Non è stata proprio la mia serata fortunata, ma lo ammiro tantissimo». Dopo essere stato travolto dal ciclone Sinner, Ruud si sottopone con la consueta educazione e serenità al fuoco di fila delle domande, tutte naturalmente incentrate sul nostro campione. «Non capisco come possa tirare così forte, senza avere un fisico da body builder, e sempre vicino alle righe. Cosa mi rimprovero? Ho servito male, e questo non puoi concederlo ad un avversario come Sinner, che ti mette subito tanta pressione addosso. L’inizio è stato durissimo, lui non sbagliava mai. Poi ho avuto due palle break sull’1-3, ma non credo che le cose sarebbero cambiate se fossi riuscito a concretizzarle».
Gli chiedono delle differenze tra Sinner e Djokovic e Ruud non si tira indietro. «Jannik è più veloce e tira più forte di Nole. Non dico che sia facile giocare con Djokovic, per me è il più forte giocatore nella storia del tennis, ma con lui hai l’impressione di poter palleggiare di più. Quando Sinner invece è in questa forma, capisci che non puoi fare molto. D’altra parte ha avuto una stagione straordinaria, ha perso solo sei partite, tre con Alcaraz, poi con Tsitsipas, Medvedev e Rublev. Tutti Top Ten. Speriamo che nel prossimo anno cali un po’…». E Casper chiude con un sorriso la sua serata amara.