L’ex campione ucraino e altri suoi connazionali contro la decisione di togliere i punti a Wimbledon per il bando ai tennisti russi e bielorussi. Le polemiche fra chi si prepara ad affrontare un tracollo in classifica

L’ex campione ucraino Sergyi Stakhovski attacca duramente l’Atp e la Wta, che ieri hanno deciso di togliere i punti validi per il ranking mondiale a Wimbledon dopo il bando del torneo ai tennisti russi e nbielorussi. «Dire che sono dispiaciuto nei confronti dell’Atp Tour sarebbe un eufemismo», ha postato su Twitter «Stakho», che all’inizio della guerra ha lasciato la famiglia in Ungheria per tornare a Kiev a difendere la città. «Non mi sarei mai aspettato che qualcuno potesse schierarsi a fianco di invasori e assassini. Ma sembra che persino i miei colleghi siano preoccupati per i collaborazionisti e invasori di Russia e Bielorussia. Giocatori che in 85 giorni di guerra non sono riusciti a produrre un chiaro messaggio di condanna dell’invasione dell’Ucraina. Un giorno di vergogna per il tennis». Anche Dolgopolov e Marta Kostyuk si sono dichiarati contro le sanzioni dell’Atp, che peraltro hanno creato polemiche anche fra i tennisti di altre nazioni, non direttamente implicate nella guerra, che vedranno scadere i punti ottenuti l’anno scorso ai Championships senza la possbilità di difenderli.