Dopo la fragilità confessata da Alcaraz rispetto ai commenti negativi a lui rivolti, Holger Rune interviene in suo sostegno
La vita al tempo dei social è come un cubo di Rubik: le facce, o sarebbe meglio dire i lati esposti, sono molte più di quanto si vorrebbe ed è sempre un’impresa riuscire a combinarle.
Capita così che anche ad atleti di successo, certamente molto ben remunerati, con milioni di fan a sostenerli quindi con una certa esperienza nella gestione del rapporto con il pubblico, i commenti negativi postati nel mondo virtuale come chiacchiera da bar lascino ferite.
Succede a tutti (Sinner potrebbe essere l’eccezione?), specie ai più giovani. A chi con i social ci è cresciuto, si rapporta quotidianamente e non riesce a mantenere la dovuta distanza.
Carlos Alcaraz è solo uno delle ultime “vittime”, forse solo l’ultimo in termini di tempo che ha avuto il coraggio di esprimere ciò che tanti suoi colleghi pensano, affrontano ogni giorno: i commenti negativi pesano, fanno soffrire, ti rimangono in testa e non è facile accantonarli con disinvoltura, anche se provengono da chissà chi, persone magari lontane centinaia di migliaia di chilometri dall’orbita del giocatore, di cui di fatto non conoscono nulla.
Ecco che allora anche il “cattivo” del tour, alias Holger Rune, che di haters se ne intende, è venuto in soccorso dell’amico Carlos. Holger e Carlos sono cresciuti tennisticamente insieme, tra loro c’è reciproco rispetto e ammirazione, e quando gli è stato chiesto un commento a riguardo, ha semplicemente liquidato la questione, ammettendo che è davvero difficile trovare aspetti negativi sul suo collega.
“Per rispondere a come si è sentito Carlos, voglio dire che è difficile criticarlo. Quello che sta facendo è incredibile, ha già vinto due Grandi Slam, ha 20 anni. Penso che non ci sia molto da essere negativi”.