L’azzurro esce di scena a Indian Wells dopo un inizio di partita negativo e una discreta reazione nel secondo set
Lorenzo Musetti non è riuscito a superare il terzo turno del Masters 1000 di Indian Wells contro Holger Rune: finisce con il punteggio di 6-2, 7-6(5) in un’ora e 36 minuti di gioco in favore della testa di serie numero 7. L’azzurro non ha approcciato bene per tutta la prima parte del match, poi ha giocato un buonissimo secondo set ed esce con il rammarico di non aver portato il match al terzo.
Musetti non ha iniziato bene il match ed è emersa la differenza attuale tra questi due giocatori: Rune sta sempre vicino al campo, aggressivo ad imporre il proprio ritmo, più ordinato tatticamente rispetto al recente passato., l’azzurro è lontano, arranca e non riesce ad arginare l’anticipo e l’impeto del giocatore danese. Arriva quindi subito il break per il giocatore danese con due missili di dritto. Il toscano non entrerà mai veramente in partita nel primo set. annullando anche una palla del doppio break sull’1-4 e cedendo ancora la battuta sul 2-5 con un grave errore di rovescio.
Il secondo set sembra cominciare sulla stessa falsariga, con Rune che ha subito tre palle break consecutive per salire sul 2-0. Con un moto d’orgoglio riesce a rimanere dentro il match Musetti, con due buone prime e una splendida volée. Il numero 7 del mondo da questo momento in poi perde qualche sicurezza, comincia a sbagliare e offre le prime palle break nel terzo game, riuscendo ad annullarla. Il match è più equilibrato: il carrarino ottiene di più con il servizio e lascia andare maggiormente i colpi sciogliendosi rispetto a inizio match. Si giunge al tiebreak dopo uno sviluppo piuttosto equilibrato: l’azzurro ottiene un mini-break di vantaggio con un gran dritto, ma subisce il ritorno dello scandinavo che è nuovamente incisivo e aggressivo. Dal 3-3 succede l’imponderabile: l’italiano gioca uno scambio bellissimo e raccoglie l’errore sullo smash di Rune per andare 5-4 e servizio, ma poi commette due erroracci di dritto e di fatto consegna il match nelle mani del danese.