In conferenza stampa il tennista russo – in finale a Doha – ha spiegato come sta cercando di attuare alcuni piccoli accorgimenti per rimanere più centrato anche dal punto di vista mentale

Il merito della finale raggiunta da Andrey Rublev a Doha? E’ di Steph Curry. Almeno in parte.
Dopo i tre set infernali contro Auger-Aliassime in semifinale, arrivati peraltro dopo gli altri tre set simili contro De Minaur contro cui aveva salvato un matchpoint, Andrey ha rivelato di essersi ispirato al campione della Nba.
«Ho visto un video di Stephen Curry dove parlava di alcuni trucchi che usa per restare concentrato», ha spiegato. «Uno di questi è una frase che scrive sulle scarpe che lo aiuta a entrare nel giusto stato d’animo. Ho pensato che quella delle scarpe era una buona idea, perché non si cancella facilmente, è facile scriverci sopra e rimane lì». In passato aveva provato a fare qualcosa di simile scrivendo parola come ‘ responsabilità’ sul polsino, ma il sudore faceva stingere rapidamente l’inchiostro, il metodo Curry – e altri esercizi di training autogeno – qui a Doha sembrano funzionare meglio. Rispetto alle crisi furibonde e autolesioniste del passato ‘Rublo’ è sembrato decisamente meno fuori controllo. E durante i cambi di campo lo si è visto sorridere degli errori e poi chiudere gli occhi in cerca di concentrazione. «Sono esercizi di respirazione. Sto provando per vedere se può aiutarmi a stare meglio, ad avere una mentalità migliore. Lo sto facendo solo dall’inizio della stagione, per il momento sembra che vada un po’ meglio, ma sono ancora frustrato, sono ancora incazzato, ma forse più stabile. Quindi, vedremo a lungo termine: con me non si sa mai.… forse al prossimo torneo ricomincerò a buttare tutto in aria, vedremo.
In passato ho provato molte altre cose, ma non mi hanno aiutato, quindi ora ho trovato questa soluzione e vedremo».
Se riuscirà a restare calmo in finale contro Draper, di sicuro avrà piazzato una ‘tripla’ importante.