Il russo in conferenza stampa dopo la vittoria contro Sinner: “Fuori ero calmo, dentro il campo esplodevo”

Foto Ray Giubilo

Andrey Rublev si è spinto fino alla finale del Masters 1000 di Montreal: si tratta della seconda finale 1000 della stagione dopo quella raggiunta a Madrid e vinta contro Auger-Aliassime: andrà alla ricerca del suo terzo titolo di questa categoria dopo quelli ottenuti nella capitale spagnola e a Montecarlo. Una settimana che sa di rinascita per il russo questa in Canada, battendo il numero 1 del mondo Jannik Sinner e Matteo Arnaldi in semifinale.

Dopo la vittoria contro l’altoatesino nei quarti di finale, il moscovita ha parlato della sua situazione e dei momenti difficili a livello personale che ha passato negli ultimi anni: “Mentalmente non ero a posto. Ho lottato con me stesso. Ho passato un periodo davvero lungo e difficile, ho avuto a che fare con la depressione e con situazioni complicate dentro e fuori dal campo. Credo che quest’anno a un certo punto stavo cominciando ad esplodere e a non poterne più. Fuori dal campo ero abbastanza calmo, ma in campo esplodevo di rabbia. Ora, negli ultimi mesi mi sento davvero bene, e subito il tennis è migliorato”.