L'eventuale ingaggio di Roger Federer costerebbe l'intero budget dell'ATP 500 olandese. “È un rischio eccessivo” dice il direttore Richard Krajicek. Per il 2018, tuttavia, si sono assicurati la presenza di Kyrgios: è una notizia, visto che l'anno scorso avevano stracciato il contratto perché lui… preferiva l'NBA!

Sta prendendo forma il campo di partecipazione dell'ABN Amro di Rotterdam, primo ATP 500 stagionale. Dotato di grande tradizione, un bel montepremi e uno splendido palazzetto, di tanto in tanto riesce a ingaggiare alcuni dei migliori. Per la prossima edizione hanno scelto di puntare su tanti ottimi giocatori, senza cercare a tutti i costi il fenomeno. Lo ha annunciato il direttore del torneo Richard Krajicek, vincitore di Wimbledon nel 1996. Per adesso è sicura la presenza di due top-10: Alexander Zverev e Grigor Dimitrov, così come del campione in carica Jo Wilfried Tsonga. L'ultimo “colpo” riguarda Nick Kyrgios, e non è così banale. L'australiano avrebbe dovuto partecipare già nel 2017, ma rinunciò perché avrebbe voluto partecipare all'All Star Game NBA, con tanto di contratto stracciato dagli organizzatori. D'altra parte, il basket è la sua grande passione. Alla fine non se ne fece niente, così si ritrovò senza NBA e senza torneo. A parte le polemiche, per il torneo è un buon colpo e la sua partecipazione è senz'altro significativa dopo i fatti del 2017. Anche nel 2018 il torneo sarà in concomitanza con l'All Star Game: “Adesso Nick ci ha pensato, ha valutato le due opzioni e ha scelto noi. L'anno scorso, dopo aver promesso la sua presenza, ha ricevuto la proposta NBA”. Nella sua giovane carriera, Kyrgios ha raccolto un mucchio di sanzioni per comportamento antisportivo, non ultimo il ritiro più o meno ingiustificato al recente Masters 1000 di Shanghai. La sua stagione è già finita.

NEANCHE UN TENTATIVO PER FEDERER
“È un gran personaggio e garantisce un certo interesse – ha detto Krajicek – a volte ha problemi di motivazione, ma quando è ispirato sa essere uno spettacolo. Spero che a Rotterdam possa giocare tante partite”. Di sicuro, in Olanda non ci sarà Roger Federer. Il torneo non ha neanche provato a imbastire una trattativa. “L'ingaggio di Roger ci costerebbe tutto il budget ed è un rischio – dice Krajicek – nel 2012 e nel 2013 ci è andata bene, ma nel 2016 si è infortunato e ci siamo trovati con un tabellone senza top-10. A volte vale la pena prendere il rischio, ma per stavolta abbiamo preferito contattare un buon numero di ottimi giocatori. Dobbiamo ancora valutare con Nadal e Wawrinka, ma abbiamo un buon campo di partecipazione con alcuni top-10 e top-20. Per questo non ci siamo avvicinati a Federer: forse potremmo farlo per il 2019”. Gli ingaggi di Federer, per eventi che non sono prioritari nella sua agenda, sono stratosferici. Non si va mai sotto il milione di euro e in effetti, quando il budget è ben definito, può essere un rischio investire tutto su di lui. Sembra che anche Nadal veleggi su quei numeri, mentre ci sono giocatori di ottimo livello che si accontentano di cifre inferiori. Fatti i conti, Rotterdam ha preferito questa opzione. Tra l'altro, la collocazione in calendario non aiuta: dopo Rotterdam, infatti, si gioca l'ATP 500 di Rio de Janeiro, seguito da Dubai e Acapulco. Diversi top-player possono dunque fare scelte diverse, e per molti Rotterdam potrebbe essere l'unico torneo indoor in quel periodo. Di sicuro ci sarà Robin Haase, numero 1 olandese. “La sua presenza ha un certo valore: è alla settima stagione consecutiva tra i top-100 e quest'anno ha fatto vedere di cosa è capace” ha concluso Krajicek. L'appuntamento è dal 12 al 18 febbraio 2018.