Analizzando tutti gli incontri delle ultime tre edizioni dell’Australian Open, i tecnici di Game Insight Group hanno calcolato quali sono i tennisti che mediamente colpiscono più forte diritto e rovescio, e anche chi tira più spesso nei pressi delle righe.È risaputo che a vincere, nel tennis, non è chi tira più forte o lo fa più spesso vicino alla righe, perché non tutti i punti sono uguali e in ogni incontro entra in gioco una lunga serie di componenti: fisiche, tecniche, mentali e tanto altro. Tuttavia, i colpi hanno comunque il loro bel perché, messo in evidenza dall’ultimo studio promozionale dell’Australian Open, che ha incaricato i tecnici di Game Insight Group (Gig) di incrociare migliaia di dati relativi alle ultime tre edizioni del torneo, offrendo statistiche molto interessanti. Dopo aver incaricato per sentenziare che Novak Djokovic e Simona Halep sono i più veloci del circuito, aver attribuito a Karin Knapp il ruolo di lomacona fra un punto e l’altro, e a Gael Monfils quello di recordman di tempo risparmiato, stavolta si sono dedicati alla velocità media e alla precisione dei colpi, prendendo in analisi tutti gli incontri giocati a Melbourne. I tratta di dati che vanno interpretati perché – anche se riguardano più di un’edizione – sono riferiti a un solo torneo, e quindi possono variare in base alle condizioni, anche di ogni singolo match. Basta un’incordatura diversa, o la classica giornata di grazia, e la velocità di palla può variare di una cifra significativa. Stesso discorso per il numero di incontri presi in analisi: anche se è frutto di una media, per alcuni il risultato finale riguarda numerosi incontri (per Djokovic addirittura 21!), mentre per altri il dato è riferito a un solo incontro. Per questo, non è corretto affermare che il diritto in testa a questa classifica è il più veloce (come media) del circuito, ma c’è da scommettere che se il calcolo venisse fatto sull’intera stagione i risultati non sarebbero affatto lontani.
 

LA TOP FIVE DI ROVESCIO
5° posto – Kei Nishikori (JPN), 119.24 km/h
4° posto – Fernando Verdasco (ESP), 119.8 km/h
3° posto – Stan Wawrinka (SUI), 120.83 km/h
2° posto – Andrey Kuznetsov (RUS), 121.52 km/h
1° posto – Ernests Gulbis (LAT), 121.63 km/h
 
Va fatta una precisazione: la statistica comprende anche i rovesci giocati in backspin, quindi decisamente più lenti rispetto ai colpi “coperti”. Di conseguenza, coloro che utilizzano più spesso il taglio slice si trovano inevitabilmente svantaggiati, e a giocarsi i primi posti ci sono i giocatori che tirano sempre a più non posso. Non è un caso che Roger Federer occupi solamente la 36esima posizione, con una media di 107.86 km/h, e Andy Murray gli sia di poco davanti, trentesimo con 110.16. Se la cavano meglio invece gli altri due Fab Four, meno abituati a usare il back: Djokovic è appena fuori dalla top-10, con 116.08 di media, mentre Nadal è diciottesimo con 114.55. La vera eccezione è Stan Wawrinka: utilizza abbastanza lo slice, ma col colpo in topspin  tira talmente forte da meritare il terzo posto complessivo, con una media di 120.83 km/h. Davanti a lui solo due giocatori: il russo Andrey Kuznetsov, secondo con 121.52, e Ernests Gulbis. Uno sciagurato cambio di movimento ha fatto perdere incisività (e pure tanta estetica) al suo diritto, ma di rovescio il folle tennista lettone resta senza dubbio uno dei migliori. È anche per questo che, anche se scivolato fuori dai primi 150 del mondo, vien sempre da dargli un pizzico di fiducia. La sua palla viaggia a una media di 121.63 all’ora, grazie a una rotazione delle spalle da manuale.
LA TOP FIVE DI DIRITTO
5° posto – Dominic Thiem (AUT), 128.81 km/h
4° posto – Stan Wawrinka (SUI), 119.8 km/h
3° posto – Leonardo Mayer (ARG), 129.06 km/h
2° posto – Andrey Kuznetsov (RUS), 130.51 km/h
1° posto – Lukas Rosol (CZE), 131.06 km/h
 
Passando al diritto, balza subito all’occhio il fatto che le velocità medie siano di circa 10 km/h in più, ma come già accennato in precedenza l’utilizzo del back (che praticamente nessuno gioca di diritto) influisce tanto sulla velocità media dell’altro fondamentale. Non sorprende scoprire che il diritto più veloce è quello di Lukas Rosol, uno dei più rudi picchiatori del circuito, l’unico capace di superare i 131 chilometri all’ora di media. Stupisce di più, invece, trovare sul podio l’argentino Leonardo Mayer, terzo cn 129.06 km/h. Curioso che due giocatori siano presenti in entrambe le classifiche: Stan Wawrinka e soprattutto il russo Andrey Kuznetsov, uno dei tanti ex numero uno al mondo under 18 incapaci di confermarsi fra i grandi. È arrivato al massimo al numero 39, ma nella media fra diritto e rovescio la sua palla risulta la più rapida del Tour e i suoi dati sono sufficientemente attendibili, visto che si riferiscono a un totale di sei incontri, giocati nelle ultime due edizioni. Decisamente inatteso anche il risultato fra i Fab Four: il migliore è il giocatore dal diritto – si dice – meno efficace dei quattro: Novak Djokovic. Il serbo chiude la top-20 con una media di 125.43 km/h, oltre 4 in più di Roger Federer (35esimo con 121.36) e quasi 7 in più di Andy Murray, fermo al 43esimo posto con 118.79 km/h di media sul diritto. Nadal, invece, è al 22esimo posto: mediamente il suo diritto super-arrotato, colpo che gli ha permesso di vincere buona parte di ciò che ha vinto, viaggia a 124.68 all’ora.
I CINQUE PIÙ PRECISI
5° posto – Madison Keys (USA), 22.7%
4° posto – Sabine Lisicki (GER), 23.1%
3° posto – Sam Querrey (USA), 23.6%
2° posto – Federico Delbonis (ARG), 24.4%
1° posto – John Isner (USA), 27.2%
 
Per definire i cinque “line cleaner”, ovvero coloro che più spesso tirano nei pressi della riga, i tecnici di Gig hanno fissato una “red zone” larga 21 centimetri (righe comprese) ai bordi del campo, andando a vedere chi tira più spesso all’interno di quello spazio. La top five comprende alcuni dei più grandi picchiatori del circuito, che alla prima occasione utile si prendono un bel rischio e cercano il colpo vincente, senza pensarci troppo. Per questo, è un’autentica sorpresa trovare in mezzo a gente come Keys, Lisicki, Querrey e Isner il nome dell’argentino Federico Delbonis, regolarista che ha risolto la finale di Coppa Davis sul veloce indoor, ma in carriera lontano dalla terra battuta ha combinato pochissimo. Eppure, nei cinque match giocati a Melbourne nelle ultime tre edizioni dell’Australian Open, “Delbo” è risultato il secondo a tirare più spesso vicino alle righe, con una percentuale del 24.4. Praticamente una volta su quattro, segno di una profondità con pochi eguali nel Tour. Meglio di lui solo John Isner: si aiuta tantissimo col servizio, ma cerca anche di non far durare gli scambi più di 4/5 colpi, mirando alle righe il prima possibile. Il gigante del North Carolina è l’unico a tirare nella “red zone” più di una volta su quattro, con una percentuale del 27.2%. Un dato che di fatto smentisce chi lo taccia di essere capace solamente di tirare il servizio. Completa il podio l’altro gigante “USA” Sam Querrey, mentre fra le donne la regina della zona rossa è Sabine Lisicki, capace di spedirci la palla nel 23.1% dei colpi. Bisogna andare indietro parecchio per trovare i big: Nadal è 57esimo con 15.3, la Kerber 66esima con 14.5, Serena 76esima con 12.8, Murray un posto più indietro con 12.7: praticamente un solo colpo su otto. Ma il suo tennis, si sa, è fatto di pochi rischi e tanta sostanza. Un mix che paga benissimo.

MONFILS COME FLASH, KNAPP LUMACONA
DJOKOVIC E HALEP I PIÙ VELOCI DEL TOUR