Roma non ospiterà mai uno Slam, ma gli Internazionali BNL d'Italia siano diventati un appuntamento di costume, imperdibile, succoso anche per l'informazione mainstream. E sempre più lungo. Il torneo “ufficiale” scatterà sabato 13 maggio con le qualificazioni, ma si parte in queste ore con le “pre-qualificazioni”, evento promosso qualche anno fa dalla FIT e “spinto” da una vivace opera di promozione; quest'anno ha coinvolto la bellezza di 15.707 giocatori. Sui sacri campi del Foro Italico, inizia il torneo con in palio 3 wild card (2 per il maschile e 1 per il femminile) per i tabelloni principali e 8 (4+4) per le qualificazioni. Analizzando i due tabelloni (entrambi a 48 posti) emergono una serie considerazioni. In primis, alcune assenze importanti: non ci saranno Matteo Donati e Gianluigi Quinzi, due dei nostri giovani più interessanti, così come Stefano Travaglia, in formissima in questo periodo. Il marchigiano è in semifinale a Ostrava e ha ottenuto uno Special Exempt per il Challenger romano del Garden. Tenendo conto che non ci saranno neanche Lorenzo Giustino e Alessandro Giannessi (che però potrebbe acciuffare un posto nelle qualificazioni grazie al suo ranking ATP), le pre-qualificazioni – bellissime come principio – non sembrano funzionare così bene, soprattutto tenendo conto che nel tabellone (guidato da Federico Gaio) ci saranno alcuni giocatori sopra i 30 anni, oltre ad alcuni ex giocatori come Alessio Di Mauro, Gianluca Naso e Marco Pedrini. Tra i giovani, soltanto Matteo Berrettini, Lorenzo Sonego, Gianluca Mager e Stefano Napolitano: quest'ultimo, tra l'altro, è ancora in gara al Challenger di Ostrava ma dovrebbe comunque esserci (esordirà contro il vincente di Balzerani-Speronello). Dei 48 giocatori in gara, 38 sono emersi dai tornei che si sono giocati nei mesi scorsi in tutte le regioni italiane, mentre i restanti dieci sono stati invitati dai responsabili del Settore Tecnico. Il problema è che mancano alcuni nomi importanti, che rappresentano il futuro – e forse un pezzo di presente – del tennis italiano. Oltre a Quinzi, Donati, Travaglia e Giannessi, non ci sarà neanche Simone Bolelli. Non è da escludere, tuttavia, che al bolognese venga assegnata una delle due wild card per il tabellone principale che l'organizzazione si è tenuta per sé. Per comprendere lo spirito delle pre-quali, è importante conoscerne il regolamento. Per il torneo maschile va così:
FINALISTI – Wild Card per il tabellone principale
SEMIFINALISTI – Wild Card per le qualificazioni
QUARTOFINALISTI – Due sfide tra i quattro perdenti nei quarti: i vincitori avranno la Wild Card per le qualificazioni.
Un po' diverso il regolamento in campo femminile, dove si giocherà anche la finale per assegnare l'agognata wild card per il main draw (quella che, secondo molti, sarebbe dovuta andare a Francesca Schiavone).
VINCITRICE – Wild Card per il tabellone principale
FINALISTA – Wild Card per le qualificazioni
SEMIFINALISTE – Wild Card per le qualificazioni
QUARTOFINALISTE – Mini-torneo tra le quattro sconfitte nei quarti: la vincitrice avrà l'ultima wild card per le qualificazioni.
Anche tra le donne troviamo giocatrici non più giovanissime come Alberta Brianti, Anna Floris e Alice Balducci. Il tabellone è guidato da Jasmine Paolini (in alto nella foto di Ray Giubilo, insieme a Camilla Rosatello), classe 1996 e già nel giro della Fed Cup, così come Martina Trevisan (protagonista contro Taipei), numero 2 del tabellone. A parte le prime due, che però non hanno nessuna esperienza nel circuito WTA, non sembrano esserci giocatrici in grado di competere a livello di tabellone principale. Lo scorso anno, la wild card andò a Claudia Giovine (che ci sarà anche quest'anno). Sarà comunque una buona occasione per testare le migliori giovani. Ci saranno un po' tutte: Camilla Rosatello, Georgia Brescia, Jessica Pieri, Cristiana Ferrando, Lucrezia Stefanini e Tatiana Pieri. Un tabellone interessante ma pericoloso, perché rischia di mettere a nudo le lacune delle nostre seconde linee, anche se ovviamente speriamo di essere smentiti, magari dal talento di Jasmine Paolini o da qualche nome a sorpresa. Ma se tra le donne ci saranno tutte, in campo maschile le assenze pesano e imporranno una riflessione su format e modalità di questo torneo. Senza offesa, se anche solo una wild card dovesse andare a un giocatore ritirato o comunque in fase discendente, non sarebbe una grande notizia.