Presentata la nuova edizione degli Internazionali BNL d’Italia. Previsto un incasso di oltre 30 milioni e un utile di 10. Il grande successo delle pre-qualificazioni, le novità sul fronte TV e una spina: forse bisognerà riflettere sui costi dei tagliandi. (Foto Costantini / FIT)

Con apprezzabile onestà, il Presidente CONI Giovanni Malagò ha riconosciuto che i numeri degli Internazionali BNL d’Italia non possono essere paragonati a quelli dei tornei del Grande Slam, ma li ha comunque definiti “strabilianti”. Nella presentazione del torneo 2016, effettuata presso la Sala della Scherma, ex Aula Bunker che oggi è tornata a disposizione del torneo, si è parlato tanto di numeri e di migliorie, peraltro ribadendo alcune anticipazioni espresse da Angelo Binaghi durante il weekend di Italia-Svizzera di Coppa Davis. Gli internazionali BNL d’Italia (il cui acronimo “IBI” sta entrando nel vocabolario comune degli appassionati) mostrano una crescita continua che è certificata dal fatturato. Per la prima volta, l’edizione 2016 supererà il muro dei 30 milioni di euro, con un utile previsto superiore ai 10. In altre parole, un milione di utile al giorno. Cifre importanti perché Roma, di fatto, incassa in dieci giorni di biglietteria una cifra maggiore rispetto a società calcistiche di medio-alto livello come Lazio e Fiorentina in un anno di partite casalinghe. Tali cifre si intrecciano con quelle della FIT, che nel 2016 arriverà a incassare qualcosa come 55 milioni e rotti di euro, superando federazioni importanti come quelle di nuoto e pallavolo e tenendo a debita distanza basket e atletica leggera. Tali dati sono stati rivelati nella slide consegnata ai presenti e messa a disposizione sul sito internet della FIT.


E’ corretto dire che la prevendita non è stata travolgente come gli anni passati. Probabilmente la ragione risiede nell’aumento dei costi dei biglietti. Meno tagliandi staccati a un prezzo maggiore preservano comunque la crescita dell’incasso, che quest’anno dovrebbe attestarsi intorno agli 11 milioni e mezzo di euro. A precisa domanda, Binaghi ha spiegato che la policy dei prezzi è formulata sulla base della domanda e dell’offerta. A fronte di una domanda vastissima, l’offerta è sostanzialmente limitata a un solo grande torneo e un campo centrale con una capienza non trascendentale. In questo senso, ha fatto un assist a Malagò auspicando una miglioria dell’impianto, magari con la copertura e qualche posto a sedere in più. Al di là di questo, l’impressione è che si sia arrivati a un punto in cui l’aumento dei costi dei biglietti abbia iniziato a scoraggiare qualche appassionato. Fino allo scorso anno, ad ogni aumento corrispondeva una crescita di pubblico, mentre quest’anno non sembra essere così. Bisognerà aspettare i dati di fine torneo per trarre le prime conclusioni, ma siamo sicuri che la FIT sia a conoscenza della situazione e che eventualmente ci saranno modifiche in questo senso per l’edizione 2017.

Sul piano tecnico non c’è molto da aggiungere: due delle quattro wild card per il maschile andranno a Lorenzi e Bolelli (le altre due usciranno dalle pre-qualificazioni), mentre nel femminile saranno premiate Knapp e Schiavone (ultimo invito proveniente dalle pre-quali). A proposito del torneo preliminare, Binaghi ha sottolineato con orgoglio di come si tratti del torneo più numeroso al mondo con circa 9.000 iscritti contro i 4.500 de “Le Petit As” di Tarbes e i 1.600 dei play-off USTA per lo Us Open. Il Parco del Foro Italico entrerà in modalità torneo addirittura il 30 aprile con i primi match delle pre-qualificazioni (con ingresso gratuito fino al 3 maggio), dopodiché si entrerà nel vivo con le qualificazioni il 7 e l’8 maggio e tabelloni principali a partire dal 9 (anche se i primi match di main draw si giocheranno domenica 8). Tutto confermato per la TV: il torneo maschile andrà su Sky Sport, che torna ad approntare uno studio al Foro Italico, mentre il femminile andrà su SuperTennis. La novità più interessante riguarda proprio il canale FIT, che trasmetterà le pre-qualificazioni più le qualificazioni femminili. Nel corso del main-draw, tra l’altro, la copertura TV della prova WTA sarà ampliata a ben 6 campi. Stacey Allaster, ex CEO WTA che auspicava una diffusione capillare del circuito WTA, sarebbe stata fiera di questa iniziativa. L’attesa è grande, la speranza nostra è che sia un grande torneo sia sul piano tecnico che organizzativo, magari già a partire dal sorteggio dei tabelloni che si terrà in una zona “Con vista Colosseo”, come ha anticipato Malagò. Lo stesso Presidente CONI, da parte sua, si augura che anche gli IBI 2016 possano essere un elemento a favore della candidatura di Roma per le Olimpiadi 2024, da cui potrebbero esserci ricadute positive anche per il movimento tennis. Ma su questo punto la strada è ancora molto lunga…