Il Foro Italico dorme. Il Foro Italico si sta risvegliando. Da quando le pre-qualificazioni hanno invaso il luogo-cult del tennis italiano, venerdì 6 maggio è l’unico giorno senza match ufficiali. La giornata si è snodata tra tanti allenamenti e l’attesa del sorteggio. Per chi arriva da fuori, magari dal nord, l’impatto con il sole romano è sempre un piccolo trauma. Picchia duro, in certi momenti un po’ di ombra sembra un’oasi. Ma i giocatori sono abituati a bruciare sotto il sole, e gli allenamenti proseguono senza sosta. Gli organizzatori hanno compreso l’appeal di queste mini-esibizioni e i display elettronici diffondono al pubblico tutti gli orari. Ad esempio, sabato ci sarà la grande occasione di vedere Roger Federer sul Campo Centrale, dove lo svizzero si allenerà a partire dalle 18. L’arrivo di King Roger è previsto nella mattinata di sabato, quando si giocheranno i primi match delle qualificazioni. Ma venerdì era tempo di allenamenti, davanti a un pubblico appassionato ma non ancora numeroso. Si stava larghi, al Foro Italico. Gruppi di ragazzini accampati nel prato su Viale delle Olimpiadi, a consumare una merenda o a cercare uno spicchio d’ombra. L’allenamento più seguito, manco a dirlo, è quello di Serena Williams. Sotto l’occhio attento di Patrick Mouratoglou, sempre a testa alta, perfetta espressione della sua autostima, Serena ha palleggiato con lo sparring Robby Poole, la cui somiglianza con il calciatore Angelo Ogbonna è quasi impressionante. Non sembrava avere troppa voglia di allenarsi. Ha provato alcune smorzate direttamente con la risposta al servizio: nuova alchimia tattica di coach Mou?
Sul Campo Centrale, palleggi intensi tra Stan Wawrinka e Teymuraz Gabashvili. Reduce dalla sconfitta con Kyrgios a Madrid, lo svizzero non è parso troppo in palla. Diciamo che la qualità dell’allenamento non è stata esaltante. Al fianco del russo c’era Guillermo Canas: l’ex top-10 argentino mostra un sovrappeso evidente…diciamo che dopo una carriera di sacrifici non si è fatto mancare niente, soprattutto a tavola. Gli prenderebbe volentieri in prestito qualche chilo Lorenzo Sonego, che dopo aver salutato coach Arbino in players lounge, si è fatto una passeggiata per Viale delle Olimpiadi. Nessuno lo ha riconosciuto: se continua così, saranno gli ultimi scampoli di anonimato prima della notorietà. Tra qualche giorno, condividerà il campo con Joao Sousa, reduce dai quarti a Madrid e dal set strappato a Nadal. Chi lavora duro è Timea Bacsinszky: sfruttando uno sparring partner, ha picchiato a più non posso, provando a lungo il colpo meno sicuro (il dritto) e giocando diversi colpi in slice. Era talmente concentrata che non si è accorta dell’arrivo di Sabine Lisicki. Tra una foto e un selfie concesso agli spettatori (una ventina di persone, ben contente di stare all’ombra del Campo 11), ha chiamato la collega “Timea! Timea!”, ma la svizzera non si è proprio accorta di lei. Lì dietro, con una sgargiante felpa Hydrogen griffata “Forte dei Marmi”, Walter Trusendi era impegnato in una lunga conversazione al telefono. Intrecci di umanità diverse, eterogenee, lontanissime. Anche questo è il fascino dei tornei combined.
Roma, la quiete prima della tempesta
L’unica giornata senza match ufficiali si è sviluppata tra allenamenti e un sole che picchia già duro (anche se le previsioni non sono straordinarie). Serena e Wawrinka sembrano un po’ indolenti, mentre Timea Bacsinszky lavora talmente duro da non essersi accorta del saluto della Lisicki. (Foto Sposito / FIT)