di Giorgio Valleris – foto Getty Images
Mezzogiorno di fuoco nella Supertennis Arena che oggi apre i battenti con due big match tanto diversi quanto frizzanti. Il primo è il derby spagnolo tra David Ferrer (6) e un ritrovato Fernando Verdasco (16) seguito dalla sfida tra Juan Martin Del Potro (9) e Michael LLodra (58).
Al Verdasco non basta però la ritrovata verve degli ultimi tempi per imporsi contro il connazionale valenciano che, per l’ennesima volta, si conferma tennista solido, essenziale, senza fronzoli. Eppure l’inizio è tutto di Fernando che strappa il servizio a Ferru e vola sul 2-0. Ma il tentativo di fuga non va a buon fine anzi, lo svantaggio iniziale mette il turbo a David che infila la bellezza di cinque giochi consecutivi mettendo alle corde l’avversario. Verdasco riesce a malapena a conservare il proprio turno di battuta ma, nel game seguente, Ferrer non ha difficoltà a fare lo stesso e chiudere il primo parziale per 6-3.
Nel secondo set l’equilibrio è maggiore: dopo essersi portati a casa un break a testa, i due iberici conservano i rispettivi turni di servizio arrivando sul 6-6. Nel tie break Fernando sembra avere meno benzina e gioca il tutto per tutto tentando di pulire le righe con un paio di dritti lievemente fuori misura. Da parte sua David insiste sul rovescio dell’avversario cercando sistematicamente di aprirsi il campo per liberare il suo dritto letale. La tattica funziona e gli permette di portarsi avanti prima per 4-1 poi per 6-2. Verdasco annulla un match point ma non può far di più e così, dopo due ore di gioco, Ferrer s’impone.
D. Ferrer (ESP) b. F. Verdasco (ESP) 6-3, 7-6(3)
Al termine del derby di Spagna scendono in campo Del Potro e Llodra ovvero due tennis agli antipodi o quasi. Alla straripante potenza del gigante di Tandil, il transalpino oppone il suo consueto gioco a suon di serve and volley. Le continue discese a rete di Llodra sono un piacere per gli occhi perché riportano alla mente un tennis ormai lontano. E questa volta, a differenza di altre occasioni, la tattica è anche molto redditizia. Nel primo set il 32enne parigino tiene tutti i game di servizio e, sul 5-4, si ritrova anche un set point che Del Potro è bravo ad annullare con un dritto incrociato proprio imprendibile. E sul 5-5 Delpo riesce a strappare finalmente il servizio al francese, guadagna dosi (e sfruttando al meglio) l’occasione di servire per il set. Dopo 52 minuti è l’argentino passa per 7-5.
Sebbene nei tre precedenti Del Potro abbia fatto bottino pieno, vincendo tutti i confronti diretti, soffre particolarmente il tennis di Llodra che gli impedisce di trovare il ritmo ideale nello scambio. Tant’è che nella seconda partita il parigino brekka e sale prima sul 3-1 poi allunga sul 4-1 e chiude il set per 6-3.
Ma nel terzo e decisivo set, mano a mano che ci si avvicina alle due ore di gioco, la maggior freschezza atletica di Delpo comincia a fare la differenza; l’argentino strappa il servizio all’avversario e passa a condurre 3-1. Nel gioco successivo, sotto di 0-30, il gigante di Tandil ribalta la situazione e vola sul rassicurante punteggio di 4-1. Ormai la vittoria finale è solo questione di tempo e Juan Martin potrebbe gestire senza fretta; ma l'argentino appare un po' confuso e la "vecchia volpe" Llodra ne approfitta rifacendosi subito sotto. Delpo ci mette tanto cuore, si sacrifica in spettacolari recuperi (e altrettanto spettacolari cadute) e, alla fine, chiude la terza e decisiva partita per 6-4.
J.M. Del Potro (ARG) b. M. Llodra (FRA): 7-5, 3-6, 6-4
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