Il numero uno gioca alla grande e supera Jo Wilfried per 7-5, 6-1. Ora aspetta in semifinale uno tra Federer e Andreas Seppi…

di Giorgio Valleris – foto Getty Images

 

 

Lui non sbaglia mai o quasi. Novak Djokovic vola in semifinale agli Internazionali d’Italia dopo aver superato il francese Jo-Wilfried Tsonga per 7-5, 6-1 dopo un'ora e 23 minuti. Pronti via il numero uno del mondo tiene il servizio e brekka Tsonga che appare ancora un po’ imballato e deve incassare anche il 3-0.

 

Nonostante l’evidente somiglianza col grande Ali, Jo-Wilfried non ci sta a fare la figura del pugile suonato e prova una reazione tenendo il proprio turno di servizio e strappandolo a Nole nel game successivo.  Djokovic non si scompone e rimette le cose a posto portandosi sul 4-2 ma poi si fa rubare la battuta. Tsonga inizia a carburare dopo una partenza decisamente sotto tono e completa l’operazione aggancio prima sul 4-4 poi sul 5-5. Il serbo tiene ancora il servizio e costringe il transalpino a servire per cercare di trascinare la partita al tie break.

 

Il campione del mondo sale sullo 0-40 ma Jo annulla il triplo set point con due poderosi servizi e una veronica ad altissimo coefficiente di difficoltà. Ma proprio sul più bello il francese piazza uno sciagurato doppio fallo che gli costa il set. Djokovic chiude 7-5 dopo 59 minuti collezionando 13 vincenti ad 8 e “solo” 12 errori non forzati contro i 15 dell’avversario.

 

Nel secondo set è ancora il campione del mondo a partire in quarta: tiene il turno di servizio e poi lo strappa all’avversario salendo sul 2-0. Dell’equilibrio del primo non c’è più traccia, la seconda partita è un monologo di Nole che impone la sua legge, quella del più forte, e doma Tsonga con un rotondo 6-1 dopo poco più di 20 minuti. I numeri sono impietosi: nella seconda frazione Djoker conquista 36 punti contro i soli 11 dell'avversario. Nei momenti che contano Djokovic non stecca. Ora il serbo attende in semifinale uno tra Roger Federer e Andreas Seppi, comunque vada una semifinale da tutto esaurito degna dello splendido palcoscenico del Foro Italico.

 

 


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