Alla fine Roger ha detto sì al Foro Italico: “Se fosse stato l’ultimo torneo della stagione non avrei esitato, ma…”. L’INTERVISTA

traduzione a cura di Francesca Colombo – foto Getty Images

 

 

Sei stato indeciso fino all’ultimo se giocare qui o meno, come mai?

Sì, fino a stamattina dopo l’allenamento ero indeciso se giocare o  meno. Volevo vedere come mi sentivo. Se fosse stato l’ultimo torneo della stagione non mi sarei fatto tanti problemi, ma visto che è uno dei primi non voglio compromettermi il resto della stagione. Dopo i tornei saranno 3 set su 5 ed è quindi importante fare le scelte giuste.

 

 

Mi complimento per il tuo nuovo ranking, numero 2 del mondo. Sei contento?

Certo. La classifica però varia e per me non è una delle priorità. Per me conta vincere e non la posizione nel ranking. E riuscire a vincere Madrid è stato bellissimo…

 

 

Rafa sa esattamente come è posizionato a punti in classifica mentre altri giocatori non ci fanno particolarmente caso. Tu ci presti particolare attenzione o no?

A dire il vero non so esattamente quanti punti ho adesso in classifica. Occasionalmente la guardo. Penso che passare il tempo a guardare queste cose sia uno spreco di energie mentali.

 

 

Per come stai giocando potresti in un paio di mesi tornare numero uno al mondo. Preferisci questo o vincere uno Slam?

Stiamo parlando di cose un po’ complicate. Non importa il ranking. Io vivo alla giornata, vediamo cosa succede. Ho vinto le Atp World Tour Finals che per me erano molto importanti; adesso cominciano i tornei del Grand Slam e vediamo come si evolveranno le cose.

 

 

Hai detto che è stato entusiasmante per te vincere Madrid… Adesso che sei qui a Roma cosa ti aspetti?

Sono contento che qui ci siano 2 giorni off prima di rigiocare. Se non fosse stato così non credo che avrei giocato. Per me è fondamentale in questo momento avere due giorni per recuperare.

 

 


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