Come Andreas Seppi due anni fa, stavolta è Camila Giorgi a infiammare il Foro Italico. Con alcuni colpi al limite del paranormale, ha superato in due set la top-10 Dominika Cibulkova.
Da Roma, Riccardo Bisti – 13 maggio 2014
(Foto Costantini – FIT)
C’era un foglio, un semplice A4, con scritto “Camila fammi sognare”. Lei, Camila Giorgi, ha preso in parola questo tifoso e gli altri 4.000 appassionati che hanno riempito all’inverosimile il campo intitolato a Nicola Pietrangeli. La sua nuova collocazione, che lo rende accessibile con il biglietto “ground”, ha creato un clima straordinario, simile a quello del 2012, che accompagnò Andreas Seppi ai successi contro Isner e Wawrinka. E’ finita 6-4 7-6 in un tripudio di gioia. Quella contro Dominika Cibulkova entra nel podio delle vittorie più belle di Camila. In realtà, non si è visto nulla di diverso rispetto a quello a cui siamo abituati. Colpi straordinari alternati ad errori clamorosi, doppi falli a giocate impossibili. Un prodigio di incostanza, ma pur sempre un prodigio. E con la forza mentale di giocare tutti i punti allo stesso modo, senza paura né incertezza. Nel pomeriggio romano è andata bene, peraltro in un match tranciato in due dalla pioggia. Camila e Dominika sono scese in campo regolarmente alle 11, ma sul Foro Italico pioveva. Giusto il tempo di giocare due game e di nuovo negli spogliatoi, per uno stop di 60 minuti. Nessuno ha lasciato il suo posto in tribuna. Il Pietrangeli è rimasto un catino ribollente anche durante l’interruzione, e forse questo è il dato più clamoroso. Al rientro, Camila andava avanti 3-1 (doppio fallo sulla palla break) ma restituiva il break con due doppi falli consecutivi. E’ stato il momento più difficile: oltre alle incertezze al servizio, sbagliava molto con il dritto. Le scappava spesso, soprattutto in lunghezza. Il momento più difficile è arrivato nel nono game, in cui due doppi falli consecutivi hanno regalato due palle break alla Cibulkova. A quel punto, Camila ha messo il turbo. Le ha cancellate con due vincenti straordinari, trampolino per elevare il suo livello di gioco. Un break a zero le ha regalato il primo set.
COLPI SPETTACOLARI
Nel secondo, Camila giocava ancora meglio. C’è un colpo in cui sa essere devastante: il rovescio lungolinea su palle alte e senza peso. Le avversarie lo utilizzano per rifiatare e riprendere la posizione sul campo. Invece Camila aggredisce la palla e azzecca quasi sempre il vincente. E’ dotata di un timing eccezionale. Il break arrivava al sesto game con una bella volèe in allungo. La partita sembrava finita, anche perché la slovacca (finalista all’Australian Open, è opportuno ricordarlo) non trovava soluzioni tattiche. Tutto facile fino al 5-3 30-0, quando Camila mostrava l'emozione con qualche errore di troppo e consentiva alla Cibulkova di rifugiarsi sul 5-5. Sul 30-30, la Giorgi commetteva un doppio fallo (ne commetterà 9 in tutta la partita) che avrebbe potuto essere mortifero. Invece lo cancellava con un gran rovescio che dava il là alla volata finale. Sul 6-5 aveva un primo matchpoint sul servizio della Cibulkova, ma lo sciupava con una risposta lunga. Nel tie-break, tuttavia, arrivava il capolavoro. Sul 4-2 vinceva un punto straordinario, rovesciando l’inerzia dello scambio con un dritto controbalzo che aveva del paranormale. Un grande rovescio incrociato le regalava quattro matchpoint consecutivi. Il primo era quello buono, propedeutico all’urlo di gioia del pubblico e al sorriso di Camila, sempre molto contenuta nelle esultanze. Anche in conferenza stampa si è limitata a dre di aver vissuto una straordinaria atmosfera. Questa capacità di non abbattersi e non esaltarsi potrebbe essere il colpo più importante di una carriera che potrebbe essere molto luminosa. Ed è solo all’inizio.
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