dal nostro inviato a Roma Enzo Anderloni – foto Ettore Ferreri I primi voti degli Internazionali 2008 li prendono i giovani giocatori italiani che hanno affrontato l’avventura del Masters Series, wild card (cioè inviti) nel tabellone di qualificazione dove si trovano anche nomi altisonanti come i francesi Monfils e Clement, lo svedese Bjorkman, il rumeno Hanescu, l’argentino Del Potro. Solo 6 e 1/2 invece per Matteo Trevisan, anche se il suo avversario era un mostro di bravura ( sul cemento) e di esperienza, l’ex n.4 del mondo Jonas Bjorkman. Solo 6 e 1/2 perchè quella partita persa 7-6 al terzo set Matteo poteva vincerla, anche se è solo n. 937 del mondo ed è reduce dalla mononucleosi. Il suo servizio è un sibilo, il diritto è una fiammata, di rovescio accelera benissimo. Anche un campione come Bjorkman non poteva accettare lo scambio: rispondeva e scendeva a rete, cercava di rompere il ritmo. Alla fine il match si è deciso su due o tre punti. Quando Matteo avrà imparato a gestire al meglio il suo potenziale, un match così finirà 6-2 6-1. E avremo un Top 20. Un 6 e 1/2 accomuna anche, ma con altre motivazioni Andrea Arnaboldi e Matteo Marrai, due molto in vista a livello giovanile e poi persi di vista nella caccia a un posto al sole professionistico. Si sono difesi bene contro il serbo Boris Pashanski (n. 102) e l’uruguaiano Pablo Cuevas (n.106), hanno vinto un set. Ciò significa che hanno giocato quasi alla pari con avversari che li precendono di oltre 200 posti in classifica (Arnaboldi è n. 328, Marrai è n. 414). Buone notizie dunque per un ventenne e un ventunenne in ascesa. A questo punto un bel 7 lo merita il vecchio Bjorkman, 36 anni, già n. 4 del mondo in singolare e n.1 in doppio. Vale a dire, se fosse stato italiano, il più forte di sempre. Siccome è svedese ha davanti i Borg, gli Edberg, i Wilander, ma anche i Jarryd e dunque non se lo fila nessuno (rari intenditori a parte). Sulla terra battuta non è mai stato un fenomeno, qui si gioca le qualificazioni e affronta un ragazzino come Trevisan, n. 937, con umiltà. Si difende, scende a rete appena può, persino sulla risposta. E lotta come un matto. E vince. Chapeau. Tabellone principale, voto 7. IL "main draw" degli Internazionali 2008 presenta un cast d’eccezione ma non è stato molto benevolo con gli italiani. Starace vicino a Federer (se batte Cilic e il vincente di Mathieu – Karlovic), Seppi al secondo turno su James Blake (se supera un insidioso Santoro al primo). Volandri nella stessa zona con la prospettiva di un secondo turno con Moya. Chi esce da quell’ottavo va nei quarti contro Nadal. La zona con maggiori prospettive è quella di Simone Bolelli, anche se arriverà sicuramente provato dopo le prodezze di Monaco (a proposito, con il 7-6 al terzo con Mathieu accede alla prima finale della carriera, voto 9, contro Fernando Gonzalez). La testa di serie vicino a lui è Roddick, al primo turno ha un qualificato e al secondo il vincente tra Simon e Tsonga. Ecco i quarti di finale secondo teste di serie: Federer-Ferrer, Djokovic – Nalbandian, Roddick-Davydenko, Blake – Nadal. Ecco quarti di finale secondo il cuore (ma con un pizzico di realismo): Federer- Ferrer, Djokovic -Nalbandian, Bolelli- Davydenko, Seppi (o Volandri)- Nadal. | ||
Roma 2008 – Sabato 3 maggio: azzurrini brillanti
dal nostro inviato a Roma Enzo Anderloni
– foto Ettore FerreriI primi voti degli Internazionali 2008
li prendono i giovani giocatori italiani che hanno affrontato l’avventura
del Masters Series, wild card (cioè inviti) nel tabellone di
qualificazione
dove si trovano anche nomi altisonanti come i francesi Monfils e Clement,
lo svedese Bjorkman, il rumeno Hanescu, l’argentino Del Potro