dal nostro inviato a Roma Gabriele Riva – foto Ettore FerreriUna sfortuna così nera non si vedeva dai tempi del Ragionier Fantozzi alle prese con il salto in sella alla bersagliera

dal nostro inviato a Roma Gabriele Riva – foto Ettore Ferreri

Una sfortuna così nera non si vedeva dai tempi del Ragionier Fantozzi alle prese con il salto in sella alla bersagliera. Le semifinali di Roma 2008, così come l’ultimo dei quarti (Djokovic-Almagro) non si sono praticamente disputate. Tre game per vedere Andy Roddick andare a stringere la mano a Stanislas Wawrinka, con le pive nel sacco e un dolore alla schiena che proprio gli impediva di muoversi e di servire. Pareva infatti irriconoscibile il buon A-Rod, se paragonato a quello visto negli ultimi due giorni al Foro. Regolare, veloce, quasi “terraiolo”, come lo abbiamo già definito. E invece nelle prime battute l’americano cercava subito il winner, non si buttava mai e poi mai nella fase difensiva. Il perché è rimasto ignoto fino al 3-0 quando, dopo un allungo di diritto, Andy ha mostrato una smorfia più che eloquente, si è accasciato e al cambio campo successivo a chiesto l’intervento del trainer. A time-out concluso ha preso due palle per servire, ci ha provato, ha cacciato un urlaccio ed è andato, testa penzoloni, verso il net. Game, set & match, parte 1.

La parte 2 non si è fatta attendere più di tanto. Alle 15, minuto più minuto meno, anche gli altri due semifinalisti erano già in campo. Venti minuti dopo Novak Djokovic era in vantaggio su Radek Stepanek, lo stesso Stepanek che 24 ore prima aveva cacciato dal torneo Roger Federer con una prestazione maiuscola, di un set. 6-0. Al termine del primo parziale anche il ceco, come Roddick precedentemente, chiama il trainer, gelo al Pietrangeli, nonostante i 30 gradi. Dagli spalti un grido che è un avvertimento ma anche una preghiera: “Nun ce provà, str…o”, ma un game dopo tutto finisce. Si ipotizza problemi di stomaco ma per il momento una lapidaria dichiarazione di Radek: “mi sentivo debole e non riuscivo a giocare, già da questa mattina, poi ho mangiato e le cose sono peggiorate. Non ce la facevo proprio”.
La sostanza è che in un’ora scarsa il capitolo semifinali è chiuso. Tennis effettivo: una mezzoretta. Scarsa. Tutto molto brutto, come si dice in questi casi ma certo non si può avercela con chi ha lottato fino a ieri su ogni pallina per arrivare fin qui e che forse ora è più deluso dello spettatore medio.

Tra un incontro e l’altro, con un ritiro sul groppone e uno ancora inimmaginabile e inimmaginato, l’altoparlante dello stadio ha trovato un buon modo per attirarsi qualche fischio. “A causa dell’imprevisto ritiro di Roddick, si informano i gentili spettatori che presentando il biglietto della giornata di oggi si avrà diritto a uno sconto del 50% su qualsiasi tagliando giornaliero del torneo femminile”. E giù fischi. Come a dire (e come dissentire?) che non è proprio la stessa cosa. A rigor di logica, dopo il ritiro secondo, lo sconto avrebbe dovuto raddoppiare, diventando immancabilmente gratis. Invece il tiro non è stato corretto. Poco cambia, un sabato così nero era difficile da prevedere, è successo una volta, ci auguriamo, per non succedere mai più.

Tocca fare i giornalisti e quindi qualche numero e qualche statistica è buona cosa tirarla fuori anche oggi. Ma guardiamo avanti, anche perché non avrebbe senso stare a guardare quanti vincenti ha giocato Stanislas Wawrinka o quanti ace abbia servito Novak Djokovic. Meglio guardare a domani: vien fuori che i due si sono incontrati cinque volte, in tre occasioni ha avuto la meglio il serbo, ultime due comprese. Ci sono 21 posti dal numero 3 del serbo al 24 dello svizzero, ma questo nel tennis di oggi conta veramente poco e poi da settimana prossima lo svizzero saluta la compagnia e entra a far parte dell’élite dei Top 10, insieme a Roger Federer. L’unica cosa che tiene a galla il torneo è la speranza che i due, a partire dalle 14.30 diano vita a uno spettacolo che salvi capra e cavoli. Uno spettacolo che per lo meno valga per due, anzi per tre: una volta per ogni partita saltata in queste ultime 48 ore.


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