dal nostro inviato a Roma Gabriele Riva – foto Ettore Ferreri DJOKOVIC SOTTO ANTIBIOTICI – E’ proprio Nole a confessarlo ai giornalisti, nella sala stampa allestita a fianco del villaggio ospitalità, a una sola rampa di scale di distanza dall’area riservata ai giocatori. “Non sono ancora in forma, sto prendendo gli antibiotici per curare lo streptococco, lo stesso virus che mi ha impedito di giocare come avrei voluto la semifinale di Monte Carlo”. E il serbo torna suull’argomento prima di continuare, ci tiene a precisare: “io sono un uomo di sport, non mi sono ritirato perché stavo perdendo contro Federer. Intanto mi dispiace che persone che mi conoscano appena insinuino certe cose, e poi è stato proprio per rispetto dei tifosi e dei fan che allora decisi di non continuare: non volevo mostrare uno spettacolo scadente”. Ma quello è passato e il passato sta alle spalle, ora c’è il presente capitolino, anzi, nel suo caso, il futuro. “Visto che non sto ancora benissimo, che respiro pesantemente e che fatico a recuperare dopo gli scambi ho chiesto di poter giocare non prima di mercoledì, tanto per recuperare un po’ di condizione”. Con il bye e con il nome “pesante” dalla sua, è molto probabile che venga, giustamente, accontentato. DIRETTO ROMA-MONACO – Per tutta la giornata di domenica c’è stato un sottile filo diretto tra la Capitale e la città bavarese, perché Simone Bolelli era atteso alla prima finale in carriera nel circuito Atp. Al Bmw Open (500.000 dollari di montepremi) l’allievo di coach Pistolesi ha affrontato Mano de Piedra Fernando Gonzalez. Il cileno, numero 15 delle classifiche mondiali, l’ha spuntata in una finale-maratona lunga tre set, di cui due, i primi due, decisi solo al tie-break mettendo così in bacheca il 10 titolo in carriera nelle 20 finali disputate. Come dire, una su due: quando arriva in fondo ha storicamente il 50% di chance di alzare anche il trofeo. Simone invece, come detto, era alla sua prima volta: giocata fino in fondo e persa solo al fotofinish. Ottime notizie alla vigilia degli Internazionali, in cui il bolognese gode di una parte di tabellone veramente favorevole che lo porterebbe negli ottavi di finale sullo scalino di Andy Roddick, tra le teste di serie quella che più vorresti incontrare sul rosso tra gli ultimi sedici. Occhio però a non caricare di eccessive pressioni SuperBol, perché se quanto detto è tutto vero, è anche un dato di fatto che una volta disputato un gran torneo (vincendo o giungendo in finale) è molto difficile ripetersi immediatamente dopo. Vuoi perché hai appena giocato molti match ravvicinati, vuoi perché arrivi nella nuova location “cotto” dai viaggi, dagli aerei e dagli aereoporti. Ma le tendenze sono fatte per essere invertite, è quello che spera lui, ed è quella che speriamo noi tutti. | ||
Roma 2008 – Fabbiano qualificato! C’è un altro giocatore vero
dal nostro inviato a Roma Gabriele Riva
– foto Ettore FerreriIl
sole di maggio scalda il Foro Italico, il tennis e la grinta di Thomas
Fabbiano riscaldano le speranze azzurre