dalla nostra inviata a Roma Roberta Lamagni – foto Ray Giubilo Con il torneo maschile il sole abbandona Roma e il Foro Italico. “Puntata” incolore nella prima giornata degli Internazionali d’Italia femminili. Con le prime attrici ancora a riposo dietro le quinte per via di un tabellone limitato a 56 giocatrici che assegna loro un bye al primo turno, il programma di lunedì schierava quattro azzurre, Francesca Schiavone, Mara Santangelo, Karin Knapp e Sara Errani, in attesa degli incontri di oggi delle colleghe Pennetta, Garbin e Vinci. Tappa in salita ma completata – Non merita che elogi Francesca Schiavone, la nostra numero uno, approdata al secondo turno ai danni della ventunenne Lucie Safarova. Un talento indiscutibile, quello della slovacca, che la “Schiavo” ha saputo arginare grazie all’esperienza e maturità di una vera campionessa. Vincere subendo non è mai facile. Quando gli attacchi dell’avversaria logorano le linee di difesa, ciò che conta è mantenere la posizione, non importa come. E’ una vittoria “umile” che dà fiducia alla giocatrice e al pubblico romano, oggi poco partecipe dopo una settimana all’insegna del tutto esaurito. Francesca attende ora la vincitrice tra la stellina francese Alize Cornet, battuta proprio la scorsa settimana a Berlino, e la russa Vera Dushevina, numero 48 Wta. Bentornata Mara – Senza aspettative e presunzione, ma con la sola voglia di scendere nuovamente in campo. E’ con questa mentalità che Mara Santangelo ha affrontato il suo primo incontro dopo oltre 8 mesi di stop forzato. Alona Bondarenko era l’avversaria, la treccia bionda che aveva dato del filo da torcere all’Italia in Fed Cup. Il risultato è stato impietoso, un doppio sei due a favore dell’ucraina che però non demoralizza la Santangelo, consapevole che la strada ora è tutta in salita. Le mancano partite, serve pazienza e tenacia, tutte caratteristiche che alla nostra bionda non mancano. Bentornata Mara! Vento dell’est – Un’altra ova priva l’Italia di una giocatrice in tabellone. Karin Knapp è spazzata via dalle raffiche della Govortsova, dopo l’illusione di un buon primo set. Il copione recitava “Bordate di diritto e rovescio”, gioco speculare in tre atti, vince chi sbaglia meno. E così è stato. Karin approfitta degli errori della bielorussa e si aggiudica la prima frazione 6-4; subisce poi il recupero dell’avversaria che prende le misure e si impone per 6-1 6-2. Ennesimo ritiro – Dopo la vittoria nel Wta di Berlino ($1,340,000) Dinara Safina, finalista a Roma nel 2006, si ritira dal tabellone degli Internazionali causa di dolori alla schiena. Accreditata della 14esima testa di serie, la ventiduenne moscovita viene sostituita da Sybille Bammer. Ekaterina Makarova è la “sconfitta fortunata” recuperata dalle qualificazioni. | ||
Roma 2008 – Bene la Schiavone, out Santangelo e Knapp
dalla nostra inviata a Roma Roberta
Lamagni – foto Ray GiubiloCon il torneo maschile il sole abbandona
Roma e il Foro Italico