dal nostro inviato a Roma Gabriele Riva – foto Ettore Ferreri FABBIANO: CI E’ MANCATO TANTO COSI’ – Ma Naso non è l’unico azzurro che molto si è avvicinato al secondo turno di questi Internazionali d’Italia. Il primo dei nostri a scendere in campo infatti, Thomas Fabbiano, venuto fuori dalla giungla delle qualificazioni, ha strappato il primo set, pure lui al tie-break, al francese Nicolas Mahut, uno che certamente predilige i campi veloci. Puntualizzazione: il campo 6, il più esterno dei campi secondari, è molto molto veloce se paragonato a Centrale e Centralino. Insomma, della terra ha solo il colore. Ecco perché il transalpino alla fine s’è salvato con qualche discesa a rete, con tanti back di rovescio o con un buon servizio a uscire. Una volta eliminati i troppi errori sempre col rovescio del primo set il francese numero 44 Atp ha ripreso in mano la matassa del gioco, si è salvato da un secondo parziale partito con un break sotto e ha portato a casa pellaccia e secondo turno. Ma l’ago della bilancia nel terzo set poteva pendere da una parte o dall’altra: ma con un annetto di circuito sul groppone, partite del genere andranno tutte a finire lì, in tasca. Peccato dunque, perché comunque il pugliesino ha dato la terza dimostrazione in tre giorni di poter stare tranquillamente a questi livelli. Quello che impressiona in positivo del 19enne azzurro è la capacità di stare in campo, sempre calmo, sempre concentrato. Sempre in partita, punto per punto. Un atteggiamento positivo che lascia sperare, visti anche i fondamentali solidi e la capacità di sbagliare di rado una scelta. CHI DOVEVA VIINCERE HA VINTO – Stiamo parlando ovviamente di Potito Starace e Andreas Seppi. Il primo ha lottato per tre set contro il croato Marin Cilic, numero 48 del ranking. E’ stato lì e di testa ha vinto una partita che coi soli colpi avrebbe rischiato di complicarsi molto. Il momento chiave, banale a dirsi, nel terzo set quando un rovescio scentrato di Cilic si era trasformato in un calibratissimo lob a un centimetro dalla linea di fondo scippando Poto del break di vantaggio. Quattro pari e praticamente tutto in bilico e potenzialmente da rifare. Ma è proprio lì che il campano ha piazzato la zampata d’orgoglio, contro break e partita vinta. “Era importante vincere – ha detto Poto – anche perché con la pioggia il campo era diventato molto pesante e giocare non era semplice”. Non proprio liscia come si poteva immaginare (“d’accordo, ma non era un match facile” precisa, e a ragione) ma comunque è andata bene. Bene, e pure liscio liscio, Andreas Seppi che ha vinto il suo incontro di primo turno contro il francese Fabrice Santoro. E’ la terza volta che i due si incrociano nel 2008 e il Mago ha trovato l’incantesimo giusto solo a Doha, al challenger di Bergamo e al Foro Italico ha dovuto arrendersi all’allievo di coach Max Sartori. Neanche l’acqua, che sul 5-4 della prima frazione è intervenuto sovrana, è stata capace di inumidire le polveri di Andreas che è diventato così il secondo azzurro (con Starace, per l’appunto) ad accedere al secondo turno dove affronterà la testa di serie numero 8 del seeding, l’americano James Blake. Per Flavio Cipolla invece impegno improbo e risultato non difficilmente pronosticabile su una superficie come questa, resa anche più lenta dalla pioggia e dall’umidità che il cielo grigio su Roma s’è portato con sé. Condizioni più che favorevoli per uno, decisamente contrarie all’altro. Basti il risultato 6-1 6-3 per lo spagnolo numero 21 delle classifiche, troppo arrotino, troppo solido, troppo… Bilancio alla vigilia della seconda giornata: due azzurri avanti (Seppi e Starace), tre eliminati (Fabbiano, Naso e Cipolla, in ordine cronologico) e due sulla rampa di lancio. Martedì sarà infatti la volta di Filippo Volandri e Simone Bolelli, il primo in campo contro l’ecuadoriano Nicolas Lapentti e l’altro impegnato con il francese Olivier Patience, uscito dalle “quali” e con cui non ha mai giocato a livello Atp, l’unico precedente risale infatti al challenger di Reggio Emilia nel 2006, quando il nostro ebbe la peggio in due set. E stiamo già parlando di martedì, archiviando un lunedì confuso, spezzettato, scuro e persino freddino a tratti, un martedì che merita uno sguardo attento ai campi (con l’esordio di Federer con Canas) e uno più sfuggevole al cielo e alle previsioni del tempo. GLI ALTRI RISULTATI DELLA PRIMA GIORNATA L. Horna b. R. Gasquet 6-4 6-1 I. Andreev b. T.H. Lee 6-4 7-5 R. Stepanek b. J. Nieminen 6-3 3-6 6-3 S. Darcis b. I. Ljubicic 7-5 7-6 M. Fish b. M. Llodra 5-7 6-3 7-6 E. Korolev b. R. Soderling 1-6 6-3 6-4 J. Monaco b. P. Cuevas 6-1 6-4 A. Murray b. J. M. Del Potro 5-7 6-4 6-1 S. Wawrinka b. M. Safin 6-7 6-2 6-1 | ||
Roma 2008 – Bene gli azzurri in un lunedì novembrino
dal nostro inviato a Roma Gabriele Riva
– foto Ettore FerreriGiornata
saporita la prima al Foro Italico