da Roma, Max Grassi e Federico Ferrero
foto Ray GiubiloDei
tre italiani impegnati nella giornata di tennis al Foro è
Filippo Volandri
che ci ha regalato la gioia di un successo che è ossigeno per il Masters
Series di Roma contro Richard Gasquet
da Roma, Max Grassi e Federico Ferrero
foto Ray Giubilo
Dei
tre italiani impegnati nella giornata di tennis al Foro è
Filippo Volandri
che ci ha regalato la gioia di un successo che è ossigeno per il Masters
Series di Roma contro Richard Gasquet. Il livornese è
venuto fuori
più di una volta da situazioni complicate contro Richard Gasquet e ha
portato
a casa un match in ogni caso contro pronostico per 6-4 6-7(5) 6-4. Dopo
aver chiuso la prima frazione con un break nel nono gioco Volandri ha ceduto
il secondo parziale dopo aver recuperato dall’1-4. Peccato si sia disunito
nel tie-break. Tutto rimandato al set decisivo, ricco di emozioni e di
bel gioco per l’azzurro che non ha sfruttato un match point sul 5-3 e
servizio, ha concesso il controbreak ma nel gioco successivo ha sfoderato
un paio di soluzioni brillantissime per portare a casa una vittoria importante,
per il torneo e per il suo morale. E così dopo quattro anni Filippo
ritroverà
sul suo cammino Roger Federer, da cui perse a Roma nei quarti di finale
in tre set di gran tennis. Come ha giustamente detto Filippo dopo la partita
l’entusiasmo di oggi non basterà per venire a capo del Migliore:
servirà
il match della vita.
Non si poteva chiedere, invece, a Daniele
Bracciali di fare partita pari con Rafael Nadal. Il
bicampione
di Roma ha ottenuto la 73esima vittoria consecutiva sul rosso, la tredicesima
filata al Foro Italico, a spese del nostro bomber. 6-4 6-2 il punteggio
a favore di Rafa che è partito fortissimo dopo un primo gioco
interminabile
ed è scappato sul tre a zero facendo presagire una rapidissima e
umiliante
lezione di tennis. Così non è stato ma l’aretino, pur
tentandole tutte,
non è mai riuscito a insidiare il fenomeno di Manacor. Di certo a salvare
l’onore: Daniele merita il rientro nei primi cento.
Potito Starace ha portato a casa
un’ottima partita contro quel Juan Carlos Ferrero che ha vinto a Roma
nel 2001 (sei anni, nel nostro sport, ne valgono almeno il triplo di vita)
e che oggi, a dispetto di un 2007 di buon livello, non riesce più a fare
paura. 6-2 3-6 6-2 il punteggio per l’azzurro che ha giocato, nonostante
un secondo set macchiato da troppe distrazioni, un tennis infarcito di
colpi vincenti, a tratti impressionante. Starace e Ferrero si erano già
incontrati due volte quest’anno, a Costa do Sauipe e ad Acapulco: due
vittorie in tre set per lo spagnolo che però sul Centrale
dell’Urbe ha
subito la straordinaria vena del campano che già Augustin Calleri aveva
assaggiato. La sfida degli ottavi di finale contro Davydenko (da cui perse
a Poertschach lo scorso anno in due facili set) non è proibitiva:
attualmente
il russo non vale il quarto posto del ranking.
In mattinata un Andy Roddick in
palla aveva disposto di ciò che rimane di Gaston Gaudio in due set, 6-1
7-6(8): A-Rod avrebbe rischiato seriamente l’eliminazione dal vero Gaudio,
non da questo giocatore che se non ritroverà la fiducia alla svelta
potrebbe
lasciare il tennis già quest’anno. Saluta l’Italia, invece,
Marat Safin
che ha perso la terza partita consecutiva contro Nikolay Davydenko
dopo i successi nei primi due scontri diretti lo scorso anno. Cavallo Pazzo
ha avuto tre set point nel secondo set ma ancora una volta si è spento
sul più bello e ha ceduto 7-6(4) 7-5. I grandi del torneo (e Robredo in
primis) gioiscono alla notizia della sconfitta, del tutto inattesa, di
Guillermo Cañas contro Gilles Simon. Una partita confinata sul
minuscolo
campo sei ma di una intensità straordinaria: l’argentino ha
offerto una
prestazione di alto livello ma a stupire tutti per la continuità con la
quale ha ribattuto a Willy colpo su colpo è stato il timido Simon,
giocatore
troppo spesso sottovalutato.
HANNO DETTO
“Domani contro Federer vado in campo e
sputo sangue. Con questo meraviglioso pubblico romano è impossibile
sentirsi
appagati”
Filippo Volandri
“Questo è stato sicuramente il miglior
torneo europeo su terra che ho mai giocato. Qui a Roma ho fatto una semifinale
e un quarto”.
Andy Roddick
“Le vittorie a Roma valgono doppio. Sono
davvero contento perché quest’anno non ho avuto infortuni e posso
fare
bene. Semifinale? Non esageriamo. Domani intanto c’è Davydenko,
vediamo
come va”.
Potito Starace
“Oggi contro Bracciali ho avuto un inizio
difficile perché non mi sentivo molto bene. Prima della partita ero anche
andato dal medico che mi ha detto che non avevo nulla. Contro Youzhny
sarà
un incontro difficile, lui mi ha battuto a Dubai. Ci ho perso le ultime
due volte. Dovrò giocare al massimo e allora avrò le mie
chance”.
Rafael Nadal
Il borsino degli italiani
VOLANDRI-Federer
(percentuale di vittoria 25%)
Quando si gioca contro Il Migliore e non
ci si chiama Rafael bisogna essere onesti: non c’è stato di forma
né superficie
che tenga, si parte ampiamente sfavoriti. Il Federer visto contro Nicolas
Almagro è piaciuto, di buono c’è che Volandri sta
finalmente trovando
il suo tennis e affronta il numero uno nelle migliori condizioni possibili:
a casa e sulla terra rossa. Con il cuore siamo al 100% con Filippo, la
testa ci impone di non superare lo spicchio del tre quarti di torta per
Federer.
STARACE-Davydenko
(percentuale di vittoria 60%)
Dare il numero 63 del mondo favorito contro
il numero 4 del ranking è comunque un azzardo benché lo sfavorito
sia tra
i più in forma del 2007 sulla terra rossa. Davydenko, peraltro, ha vinto
una bella partita contro Safin mostrando segni di ripresa.
Il Main-Dra
w
e il tabellon
e
delle qualificazioni in formato
Pdf
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