dai nostri inviati a Roma foto Ray GiubiloIL FORO HA IL SUO RE: E’ ANCORA RAFA di Max GrassiHa vinto ancora lui, il Cannibale
dai nostri inviati a Roma
foto Ray Giubilo

IL FORO HA IL SUO RE:
E’ ANCORA RAFA
di Max Grassi

Ha vinto ancora lui, il Cannibale. 77 partite vinte consecutivamente sulla terra battuta, 17 partite vinte a Roma, praticamente tutte quelle che ha giocato. Ma se ieri, nell’incredibile match contro Davydenko ha esaltato il pubblico del Foro Italico, oggi ha sì vinto ma non entusiasmato. Perché? Semplice, perché per fare un grande match di tennis servono due giocatori. Invece oggi Nadal s’è trovato senza un avversario.
Il fenomenale cileno Gonzalez, che solo 24 ore prima aveva annichilito il nostro Filippo Volandri, oggi non è mai stato in partita. Certo, dall’altra parte della rete ci sono i meriti di Nadal, ma “Mano de Piedra” onestamente ha deluso chi si aspettava una finale quantomeno degna di questo nome. Invece sono bastati 83 minuti a Rafa per lasciarsi cadere, ginocchia sul rosso, in segno di vittoria. E se anche questo gesto ormai sembra un po’ più teatrale che spontaneo, giusto è che esulti, ha a due terzi dal completare una tripletta che più del raro ha dell’unico, vincere, rivincere e tri-vincere nell’ordine Monte Carlo, Roma e Roland Garros (ah, c’è di mezzo anche Amburgo perché il Cannibale non lascia nemmeno le briciole e va all’attacco anche del Masters-Series tedesco).

D’altronde “Nando” gli ha dato più di una mano, mai incisivo con il diritto, sempre in ritardo coi piedi, insomma l’antitesi del fenomeno visto ieri contro il nostro Volandri. E il punteggio ha seguito per filo e per segno la tendenza tecnica dell’incontro: entrambi i set Rafa li ha aperti levando il servizio all’avversario (a proposito dove sono finite le prime abbondantemente sopra i 230 km/h di ieri?). La sommatoria di questi fattori ha dato un 6-2 6-2 che certo fa tornare nella mente, sotto forma di rimpianti, le finali targate 2005 e 2006, quelle che Nadal ha portato a casa contro Coria e Federer dopo maratone interminabili e giochi di prestigio che infiammavano animo e cuore. Oggi, di focoso, c’era solo il sole, caldo come Nadal.
 
La vera finale è stato quella di ieri contro Davydenko, il match sicuramente più bello del torneo. I rimpianti per il “quasi-match” di oggi raddoppiano se pensiamo al livello che i due protagonisti hanno saputo tenere nella giornata di sabato. Ma Nadal vince e rivince per questo, perché più degli altri è in grado di dare continuità a un gioco di per sé letale. Se tutti gli altri, nell’arco di una settimana, giocano al cento per cento due o tre match, lui ne gioca cinque, cioè tutti. Facile così, no?

LA FRASE
Rafael NADAL
“Il mio obiettivo oggi era di giocare più aggressivo di ieri, volevo controllare il gioco perché so bene che se avesse comandato i punti li avrebbe fatti sempre lui. Anche Fernando è sceso in campo con una tattica molto aggressiva ma io gli ho giocato palle alte e profonde, cariche di spin e così l’ho costretto a fare tantissimi errori che mi hanno facilitato il compito. Contro Davydenko ho rischiato di perdere. Se avessi giocato così bene come contro Djokovic nei "quarti avrei vinto più facilmente. Sul set point del primo set ho giocato il serve&volley perché sto già pensando a Wimbledon (ride, n.d.r.)”.

Fernando GONZALEZ
“La ragione per cui ho giocato male si chiama Rafael Nadal. La sua palla, che rimbalza alta e molto vicina alla riga, non mi ha permesso di giocare come so. Forse avrei dovuto cercare di mettere più prime e accettare gli scambi lunghi, invece ho servito male perché cercavo il punto diretto: è stato un errore”.

NESSUNA QUALIFICATA AZZURRA
DA DOMANI IL MAIN-DRAW
di Roberta Lamagni

Non concede altro spazio alle italiane il tabellone di qualificazione degli Internazionali di Italia. Sara Errani e Nathalie Vierin escono purtroppo sconfitte dai match che le vedevano protagoniste in questa seconda giornata.
Nell’incontro che opponeva la ventenne Errani al discusso talento francese Reza non è bastata la tenacia dell’azzurra per aggiudicarsi la decima piazza italiana nel tabellone principale. La Errani compete alla pari con la più quotata Rezai, numero 57 del ranking Wta, fino al tiebrak della prima frazione di gioco. Da qui la reazione rabbiosa dell’avversaria che infila sette punti consecutivi, si aggiudica il set e strapazza l’italiana con un 62 nel secondo.

Si avvicina invece al successo Nathalie Vierin, in un match caratterizzato da continui saliscendi, prima di alzare bandiera bianca per 6 giochi a 4. La sua contendente, la cinese Yan Zi, si difende come può dalle manovre "insidiose" della valdostana, ribatte palle piatte e profonde con l’aiuto dei suoi colpi bimani, come il "metodo" cinese insegna, e approfitta dell’incostanza umorale della Vierin per accumulare punti importanti e sferrare il colpo finale.
Un’altra cinese, l’ennesima, recente conoscenza del tennis italiano, giustizia la nostra Valentina Sassi nel match di primo turno rinviato ad oggi. Tiantian Sun liquida con un secco 61 63 la spezina, accede al secondo turno e, sul finale di giornata, fa suo il match contro la tailandese Tamarin Tanasugarn.
Ora non ci resta che attendere gli abbinamenti che la sorte riserverà alle giocatrici qualificate, che interesserà in particolar modo le wild card italiane Karin Knapp e Alberta Brianti. Da domani in campo il tennis che conta, con ben 9 atlete rosa ai posti blocco.  

Il tabellone principale del torneo femminile e quello delle qualific azioni in formato Pdf