dalla nostra inviata a Roma Roberta
Lamagni
foto Fabrizio StipariLa
Jankovic ci aveva avvisato
dalla nostra inviata a Roma Roberta
Lamagni
foto Fabrizio Stipari
La
Jankovic ci aveva avvisato. La risposta data allo
“sprovveduto”
che, al termine del suo incontro, le aveva domandato cosa si attendeva
dal successivo match con la Williams era stata profetica: “mi aspetta
comunque una partita molto difficile, ma Serena deve ancora giocare, e
soprattutto deve ancora vincere”. Quando si dice l’esperienza…
Ebbene,
la protagonista di questo venerdì romano è ancora lei, la
“tyson” in
gonnella, la tanto contestata e amata Serena Williams. Ma il
motivo
dell’interesse non è una delle sue solite stravaganze, né
l’ennesima
schiacciante vittoria: Serena ha perso, ammutolendo il pubblico del Foro
e gli spettatori a casa.
6-3 2-6 7-6(5) è il punteggio con cui Patty
Schnyder, uno dei rari talenti tennistici rimasti sulla piazza, approda
alle semifinali. La svizzera ventinovenne, fisico armonico e scattante,
privo delle brutture che un eccesso di muscoli procura, soffre per 1 ora
e 56 minuti prima di sfogare la sua esultanza nel pugnetto grintoso mostrato
al pubblico. L’andamento dell’incontro meriterebbe di essere
“psicanalizzato”,
se è vero che la somma dei primi due set non raggiunge il tempo giocato
nel terzo.
Dapprima una Serena innocua e fallosa,
poi un ribaltamento di fronte, ed ecco una Schnyder impotente di fronte
al risveglio della “Pantera”. Il terzo set infine, combattuto punto
su
punto, ma con rare giocate spettacolari. “Penso di aver commesso oggi
più di 50 errori non forzati. Il rovescio non mi funzionava, ero
frustrata”,
si giustificherà la Williams nel dopo partita. Dal canto suo, Patty
dichiara
di avere incamerato sicuramente “una delle sue più importanti
vittorie”,
e ringrazia il suo team, gli amici e i tre gatti, Mister, Gizmo e Idefix,
rimasti a Basilea. Con i genitori purtroppo non ci sono rapporti, colpevoli
di averla disapprovata in scelte professionali e personali quantomeno
discutibili,
ma questa è un’altra storia.
Domani
se la vedrà con Jelena Jankovic, ventiduenne serba,
numero 5 delle
classifiche mondiali, sempre più in forma, sempre più in fiducia,
specie
dopo la vittoria nel Tier I di Charleston. La testa di serie numero 3 del
tabellone non lascia scampo alla malcapitata Dementieva. I colpi sempre
carichi e profondi della Jankovic costringono la russa a concedere
inevitabilmente
spazi. In un match reso ancora più complicato dalle improvvise raffiche
di vento che sollevano la terra e disturbano la visuale, la Dementieva
si gioca il tutto per tutto nel primo gioco del secondo set (della durata
di 10 minuti). Svanita anche quell’occasione, la Jankovic prende il largo
e prenota il suo posto in semifinale con il punteggio di 6-2 6-1.
Nella parte bassa del tabellone nessun
problema per Svetlana Kuznetsova. La giocatrice russa si
sbarazza
della sua connazionale Safina con un secco 6-1 6-3. L’allieva
dell’Academia
Sanchez-Casal gestisce l’incontro con autorità, impone il suo
ritmo e
annienta l’avversaria, apparsa troppo inconsistente e mai in grado di
impensierire la numero 3 al mondo. “Mi sento veramente bene. Ho giocato
molti match fino a ora e mi sento in palla. Avrò la possibilità
di riposarmi
qualche giorno prima di Parigi, non potrei chiedere di meglio”.
Intanto però l’attenzione è ancora rivolta
a Roma e alle semifinali. Dopo l’uscita di scena della Willians è
la Kuznetsova
la favorita. L’ostacolo verso la contesa del titolo ha nome Daniela
Hantuchova, numero 13 mondiale, che tuttavia ha sofferto più del
previsto
l’intelligente regolarità della Medina Garrigues. Un primo
parziale conclusosi
al tie break non placa la fame di vittoria della spagnola, che punto
dopo punto costringe la slovacca a un gioco di pressione attento e misurato,
nel quale ogni errore potrebbe rivelarsi decisivo per la svolta del match.
Dopo 2 ore e 25 minuti e aver annullato 5 match point, la Medina Garrigues
cede il passo alla Hantuchova, che conquista così una meritata semifinale
con il punteggio di 7-6 7-5.
Da segnalare la piccola soddisfazione azzurra
nel tabellone di doppio. La coppia composta da Tathiana Garbin e
Roberta Vinci si aggiudica al super tie break il match contro
Benesova Voskoboeva. In semifinale le attendono Cara Black e Liezel Huber,
testa di serie numero 2 del tabellone.
Il
tabellone principale del
torneo femminile e quello delle qualific
azioni
in formato Pdf
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