dalla nostra inviata a Roma Roberta
Lamagni
foto Fabrizio StipariA
volte il risveglio può essere brusco
dalla nostra inviata a Roma Roberta
Lamagni
foto Fabrizio Stipari
A
volte il risveglio può essere brusco. Capita di ripiombare a terra da un
piedistallo, all’improvviso. Così è avvenuto oggi, a Roma.
E’ durato
troppo poco il sogno della nostra Nathalie Vierin, opposta
negli
ottavi di finale degli Internazionali d’Italia alla più solida
Medina
Garrigues. Il pubblico avrebbe voluto, se non altro aveva sperato,
che la magia di Volandri si ripetesse con la venticinquenne valdostana.
La realtà tuttavia ci ha riportato presto sul pianeta terra.
Il 6-1 6-1 rifilato dalla spagnola terraiola
alla nostra beniamina non lascia alcun dubbio. Punteggio non del tutto
veritiero, a onore del vero, perché Nathalie a competere con
l’avversaria
ci prova davvero, ma il suo gioco costruito su potenza e sbracciate da
fondo nemmeno scalfisce l’imperturbabile regolarità della numero
31 al
mondo. Perché non va dimenticato che il divario di classifica tra le due
era di 224 posizioni: un abisso. Nonostante la severità del risultato,
l’ora e sedici minuti di gioco si può considerare di buona
intensità:
Nathalie cede alla più forte, ma con onore. Ora la spagnola se la
dovrà
vedere nei quarti di finale con Daniela Hantuchova,
sbarazzatasi
di una rassegnata Anna Chakvetadze con un netto 6-2 6-3.
Procede
invece il cammino di Serena Williams. Il suo incontro con
Shahar
Peer si preannunciava a rischio alla vigilia. Nei precedenti di Miami e
Australian Open infatti l’israeliana le aveva quanto mai dato del filo
da torcere, rischiando, in particolar modo a Melbourne, di eliminarla dal
torneo che in seguito Serena avrebbe conquistato. Quella di Roma è invece
un’altra storia, che racconta di una giocatrice molto attenta e
concentrata,
addirittura tesa. Tanto che all’ennesima prima di servizio sbagliata,
scaglia istintivamente una “bomba” a meno di un metro dal giudice di
linea. Immediate le scuse, ma il warning non glielo toglie nessuno. Il
doppio 6-3 le assicura un posto nei quarti contro una ritrovata Patty
Schnyder. E’ proprio la svizzera a bloccare il cammino di
Samantha
Stosur, balzata agli onori delle cronache per aver addomesticato dapprima
la leonessa Schiavone e aver reso orfana Roma della sua prima stella Amelie
Mauresmo. Una Schnyder molto concreta incamera il risultato (6-4 6-4) e
si prepara alla battaglia con Serena, nel quarto di finale più
atteso.
Il derby russo Dementieva Petrova
è troncato alla nascita per il ritiro di Nadia. Come la testa di serie
numero 4 spiegherà poi, la caduta occorsale in palestra qualche giorno
prima le avrebbe procurato un infortunio all’osso sacro, che le impediva
in campo scatti e spostamenti. Ora la Dementieva affronterà Jelena
Jankovic,
vittoriosa su Alona Bondarenko per 6-4 7-5, forse nel migliore match di
giornata. L’altra Bondarenko, Kateryna, imita la sorella nelle sfortunate
vesti di perdente. Nulla può contro la potenza di Dinara Safina,
giocatrice numero 10 al mondo, che la liquida con il punteggio di 6-2 6-3.
Svetlana Kuznetsova, qualificatasi ai quarti ai danni della lucky
loser Fedak nell’incontro serale, affina gli artigli per quello che
si preannuncia un combattutissimo derby.
Il
tabellone principale del
torneo femminile e quello delle qualific
azioni
in formato Pdf
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