dal nostro inviato a Roma Max Grassi
foto Ray GiubiloPronti, via! Oggi si parte e la notizia
più bella è che nessuno dei big ha dato forfait
dal nostro inviato a Roma Max Grassi
foto Ray Giubilo
Pronti, via! Oggi si parte e la notizia
più bella è che nessuno dei big ha dato forfait.
Ci saranno tutti,
ma proprio tutti, i primi 45 atleti del ranking mondiale (più le 4 wild
card azzurre, più i 7 qualificati). Come già dicevamo ieri,
quest’anno
anche il Masters-Series romano ha dovuto uniformarsi agli altri tornei
pari categoria e “sollevare” dal primo turno le prime otto teste di
serie.
Una decisione che certamente dispiace agli appassionati e che è figlia
delle richieste – accolte dall’Atp, il sindacato dei giocatori
professionisti
– dei primi giocatori al mondo che vorrebbero una stagione meno pesante
per chi è costretto (per sua fortuna, perché vuol dire che avanza
sempre
nei tabelloni dei tornei) a giocare tanti match.
A noi lo aveva raccontato Ivan Ljubicic:
questa era una decisione fondamentale per i migliori giocatori al mondo.
Se il circo della racchetta vuole salvaguardare talenti puri come quello
di Roger Federer, allora bisogna accettare il fatto che le “star”
giochino
un pochino meno. Forse hanno ragione loro, i top player, ma per
noi questo vuol dire assistere ad un primo turno del torneo che zoppica
un po’.
E
’
terminato intanto il torneo di qualificazione. Promossi: l’argentino
Guillermo
Canas (avevate qualche dubbio?), il simpatico spagnolo Oscar
Hernandez,
il russo Teimuraz Gabashvili, il francese Michael
Llodra,
lo spagnolo Albert Montanes, il cileno Nicolas Massu e il
gigante bosniaco/americano Amer Delic. Gli italiani al via erano
7. All’arrivo 0. Hanno perso subito Di Mauro, Fabbiano,
Sanguinetti e Galvani; al secondo turno Luzzi, Fognini e Seppi. Difficile
trovare le parole per commentare una debacle così netta. Il
torneo
romano per i nostri colori non è partito bene, speriamo che il tabellone
principale ci riservi qualche gioia in più.
Fermi ai box i primi 8 atleti del mondo,
non mancano comunque, nei primi turni del torneo, match affascinanti: come
quello “coloured” tra Blake e Monfils o quello tra Baghdatis e
Carlos
Moya.
Per quanto riguarda gli italiani, bisogna
dire che dispiace che nessun azzurro quest’anno abbia conquistato per
meriti di classifica l’ingresso nel tabellone principale. E’ vero
che,
come ha fatto notare il nostro numero uno Filippo Volandri, se il
tabellone fosse stato ancora a 64 lui ci sarebbe entrato, ma è comunque
una magra consolazione per il nostro movimento maschile. Ecco comunque
un commento sui match che vedono impegnati gli azzurri.
DOMANI
VOLANDRI – Gabashvili (Q)
(possibilità di vittoria: 80%)
Filippo, sulla carta, è l’azzurro che
ha il primo turno più agevole. Il suo avversario, Gabashvili, ha
talento ma è ancora acerbo sulla terra. Nell’ultimo turno di
“quali”
ha battuto Luzzi (finita 61 75). Il russo tira forte ma non ha ancora
un’idea
precisa di come si giochi un match sulla terra rossa. Il nostro numero
uno dovrebbe dargli una lezione… gratuita.
BOLELLI – Massu (Q)
(possibilità di vittoria: 70%)
SuperBol viene da un momento magico. E’
appena entrato nei top 100 e proprio oggi ha vinto un challenger da 125.000
dollari in Tunisia (battendo in finale l’esperto Pavel 46 76 62).
Precedentemente,
a Barcellona, s’è tolto la soddisfazione di battere un ex n.1 come
Marat
Safin e quindi, se non è affaticato da una settimana molto intensa,
l’allievo
di coach Claudio Pistolesi dovrebbe farci vedere delle grandi cose al Foro
Italico (dove già lo scorso anno è andato vicino a battere
Verdasco). Il
suo avversario, Nicolas Massu, è un po’ la copia sbiadita
del giocatore
medaglia d’oro ad Atene. A Montecarlo ha battuto Volandri, ma quella
partita
gliel’ha praticamente regalata Filippo. Insomma, incrociamo le dita,
perché
questo potrebbe essere l’anno dell’esplosione del 21enne bolognese
al
Foro Italico.
OGGI
STARACE – Calleri
(possibilità di vittoria: 50%)
Potito è sicuramente l’azzurro più in
forma. Lo ha dimostrato vincendo il challenger di Napoli e, soprattutto,
a Barcellona dove ha impegnato il cannibale Nadal. E’ lui quindi il
giocatore
da cui ci aspettiamo di più. Il suo tabellone è difficile ma
poteva capitargli
di peggio (le sue teste di serie sono Ferrero e Davydenko). Attenzione
però: già al primo turno c’è un ostacolo vero. Si
tratta del 29enne argentino
Augustin Calleri. Giocatore vero, soprattutto sul lento, impreziosito
da un rovescio a una mano da urlo. A Roma non ha mai combinato molto (3°
turno nel 2002), ma adesso che si è ripreso dall’infortunio al
polpaccio
destro, sta recuperando la fiducia che gli ha permesso di arrivare al numero
16 del ranking mondiale (nel 2003). Attualmente è numero 28 (Starace
è
64) e quest’anno ha già giocato tre semifinali sul circuito:
Auckland,
Acapulco e, soprattutto, Barcellona dove ha battuto due top 10 come Robredo
e Gonzalez. Insomma, l’avversario più difficile va
all’italiano più in
forma del momento.
BRACCIALI – Ginepri
(possibilità di vittoria: 60%)
Daniele è probabilmente il giocatore da
cui ci aspettiamo meno. Beneficia per la prima volta in carriera della
wild card agli Internazionali ma, purtroppo, sta attraversando un periodo
nero a causa di un problema alla spalla che lo sta tormentando (e lo ha
fatto scivolare al n.125 del ranking Atp). Dopo un buon torneo a Miami,
dove ha battuto Mirnyi e ha dato filo da torcere al vincitore Novak Djokovic,
Daniele s’è fermato. Dovesse anche superare il dolore alla spalla
e il
non irresistibile – soprattutto sul rosso – americano Robby Ginepri,
avrebbe comunque un secondo turno terribile contro Rafa Nadal che non esiterebbe
a prenderlo a pallate. L’unico punto a suo favore? Viste le premesse,
non ha nulla da perdere.
Il Main-Dra
w
e il tabellon
e
delle qualificazioni in formato
Pdf
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