Al successo di Madison Keys contro Yulia Putintseva risponde una vittoria ancora più facile della sua amica Sloane Stephens: lascia 4 game alla Kasatkina e regala agli Stati Uniti un derby in semifinale al Roland Garros. “Quando vai in campo – dice – non importa chi c’è dall’altra parte della rete. Ma il nostro rapporto con cambierà”.E menomale che i tennisti e le tenniste statunitensi hanno (o avrebbero) una storica avversione per la terra battuta europea. Mentre nel maschile sta diventando lo Slam da fantascienza di Marco Cecchinato, il Roland Garros al femminile proporrà una semifinale tutta a stelle e strisce, fra Madison Keys e la sua cara amica Sloane Stephens, la stessa che qualche mese fa l’ha battuta in finale allo Us Open. La prima ha aperto il programma del Suzanne Lenglen battendo Yulia Putintseva, mentre la Stephens ha chiuso quello del Philippe Chatrier cogliendo un successo ancora più convincente contro Daria Kasatkina, per la prima volta ai quarti in un torneo del Grande Slam. Un dettaglio che vale la pena sottolineare, perché nel 6-3 6-1 che ha consegnato la prima semifinale a Parigi alla 25enne di Fort Lauderdale l’esperienza ha giocato la sua bella parte, insieme a una cilindrata che la Kasatkina non ha saputo contrastare. È andata in difficoltà fin dall’inizio, perdendo la battuta a zero nel quarto game, e il suo match è praticamente finito insieme alla reazione che l’ha riportata nel match, grazie a due game consecutivi. Un nuovo break nell’ottavo gioco ha messo le ali alla Stephens, che ha chiuso il set e poi ha inserito il pilota automatico, dominando il secondo contro una Kasatkina un po’ rinunciataria, come se si fosse accorta di non avere le armi per far partita. Ha provato a giocarsela a modo suo, utilizzando mano e cervello per produrre variazioni e qualche buona smorzata, ma dalla parte del rovescio andava spesso e volentieri in difficoltà, anche per merito di una Stephens era troppo in palla. La tennista della Florida non perdeva mai campo nello scambio, e dosando bene i rischi le sono bastati appena 70 minuti per raggiungere la Keys in semifinale.
SOLO LA GIORGI L’HA MESSA IN DIFFICOLTÀ
Penso di aver giocato un match molto solido – ha raccontato davanti ai giornalisti in conferenza stampa –, perché quando vai in campo per un incontro di questa importanza c’è sempre un po’ di nervosismo. A volte mi capita di iniziare bene, altre meno, ma quello che conta è comunque a spingere indipendentemente da come vanno le cose, ed è ciò che ho fatto”. Da New York a Parigi è sicuramente un’altra storia, ma il 6-3 6-0 della finale a Flushing Meadows potrebbe comunque giocare un ruolo importante a suo favore, specialmente a livello psicologico. Ha detto che è stato il più grande momento della carriera di entrambe, con un sacco di emozioni. La differenza, tuttavia, è che le sue sono state super positive, quelle della futura avversaria l’esatto opposto. “Avere due statunitensi in semifinale a Parigi – ha continuato – è qualcosa di speciale per il tennis americano. Significa che una di noi sarà in finale: incredibile”. I giornalisti presenti in conferenza stampa hanno provato a stuzzicare la Stephens sul fatto che si giochi un match così importante contro una sua amica, ma lei non si è sbottonata. “Quando entri in campo non è importante chi c’è dall’altra parte della rete. Si gioca e basta. Penso che sarà per entrambe un match normale. Poi, al termine della sfida, saremo le stesse due ragazze di sempre. Il nostro rapporto non cambierà per una partita di tennis”. A occhio e croce la favorita sembra lei, in virtù del precedente dello Us Open ma anche per il rendimento davvero importante di questo torneo. In quattro match su cinque non ha perso più di quattro game, e l’unica capace di metterla in difficoltà è stata Camila Giorgi al terzo turno. L’azzurra ha servito due volte per il match, ma si è arresa 8-6 al terzo e si starà mangiando le mani.

ROLAND GARROS DONNE – Quarti di finale
Sloane Stephens (USA) b. Daria Kasatkina (RUS) 6-3 6-1