Rafa Nadal vince il nono Roland Garros superando in rimonta, 3-6 7-5 6-2 6-4, Novak Djokovic. Raggiunge Sampras a quota 14 Slam, a sole 3 lunghezze da Federer…da Parigi, ALESSANDRO TERZIANI

Da Parigi, Alessandro Terziani – foto Getty Images

 

Rafa Nadal respinge l’attacco di Novak Djokovic al suo regno. E’ ancora lui, per la nona volta, il campione del Roland Garros. Allunga un record che già gli apparteneva e che rimarrà imbattuto ancora per chissà quanto. La bacheca del maiorchino si arricchisce del 14° Slam, quanti Sampras e a 3 lunghezze dal primatista Federer. Nonostante gli ultimi quattro confronti con Djokovic si fossero risolti a favore del serbo, compresa la recente finale sulla terra di Roma, Nadal ha dimostrato ancora una volta di essere insuperabile sul mattone tritato del Roland Garros. L’unico a esserci riuscito resta lo svedese Robin Soderling nel 2009. Djokovic rimane a quota 6 Slam e sul secondo gradino del ranking mondiale.

 

Eppure per la prima ora e mezzo il serbo aveva dimostrato di poter compiere l’impresa. Piedi ben vicini al campo, anticipava gli insidiosi spin di Nadal rubandogli il tempo e costringendolo a giocare ben lontano dalla linea di fondo. Era il maiorchino che cercava di uscire dallo scambio, alternando vincenti ad errori, per sfuggire al forcing serbo. Sul 4-3 Djokovic, servizio Nadal, si decideva il primo set con il break del serbo provocato da un errore di diritto dello spagnolo. Nole incamerava il set nel gioco successivo dopo 45 minuti di gioco.

 

Nel secondo set l’equilibrio si rompe sul 3-2 per Nadal che strappa il servizio a Djokovic. Ma nel game seguente avviene il contro break, 4-4. Djokovic inizia a dare i primi segnali di stanchezza e accorcia la lunghezza dei colpi. Nadal ne approfitta subito. L’uncino di diritto comincia a far male. Lo spagnolo riesce finalmente a giocare il diritto anche dal lato destro del campo da dove fa partire diagonali letali. Sul 6-5 a proprio favore, servizio del serbo, capitalizza il primo set point con un imprendibile diritto lungolinea. Un set pari, ma la direzione del match si è spostata dalla parte di Nadal.

 

Nel terzo set Nadal vola sul 3-0 con Djokovic che appare groggy. Il serbo, con caparbietà, riesce ad avere una chance di break sull’1-3 ma sbaglia una facile volèe di rovescio. Sul 2-4 si gioca il game più lungo del match, 16 punti. Nadal spreca 5 palle del 5-3, Nole una palla break. Djokovic, nervoso, lancia la racchetta a terra. Alla sesta occasione è Nadal a vincere il gioco. Il serbo, stanchissimo, cede anche il gioco successivo. Dopo 2 ore e 36 minuti, il maiorchino è in vantaggio due set a uno.

 

Nel quarto set si disputano alcuni giochi interlocutori fino al 3-2, quando Nadal approfitta di una serie di errori del serbo per strappargli il servizio. Djokovic appare in confusione, si mette e si toglie il cappellino nello stesso gioco. Trova però la forza di effettuare il contro break e portarsi sul 3-4. Nole va a servire sul 4-5 per restare nel match. Un suo diritto lungo concede un match point a Nadal. Mette fuori la prima di servizio. Sta per battere la seconda, ma un urlo di uno pseudo tifoso lo blocca. Si distrae e commette doppio fallo. Un amaro finale di match dopo 3 ore e 31 minuti di gioco. Djokovic, in segno di scherno, applaude il pubblico e fa il segno di consenso con il pollice alzato.

 

Bjorn Borg, 6 volte campione sulla terra parigina tra il 1974 e il 1980, premia il suo successore Nadal con la nona Coppa dei Moschettieri.

 

Nadal b. Djokovic 3-6 7-5 6-2 6-4