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Il Roland Garros di Bolelli resta comunque un torneo importante, sia perché l’ha riportato ad alti livelli e gli regala 60 punti preziosissimi per la risalita in classifica (+ 142 in un colpo solo, passa al numero 328), sia perché gli conferma che il livello c’è, e l’ennesima risalita è possibile. Ha detto senza mezzi termini che l’obiettivo per il finale di stagione è tornare fra i primi 100 del mondo, come gli è già riuscito dopo i due stop per infortunio del passato, e anche se gli anni diventano sempre di più – saranno 32 a ottobre – il suo tennis dice che è un traguardo fattibile. Dovrà passare necessariamente anche dai Challenger, ma negli anni scorsi non è stato un problema. L’importante è trovare quella continuità che gli è un po’ mancata da quando a febbraio è tornato in campo, raccogliendo giusto una settantina di punti (Parigi a parte) nel giro di tre mesi. Però ha detto che fisicamente sta bene: secondo lui sarà soltanto questione di tempo. Chiuso col singolare, per Simone si riapre la parentesi doppio, ovviamente con Fabio Fognini. Non hanno giocato insieme a Roma perché il ligure ha preferito prendere meno impegni possibile in vista della nascita del piccolo Federico, ma a Parigi sono di nuovo in tabellone in uno Slam dall’Australian Open del 2016. “Giochiamo per vincere il torneo”, ha spiegato Simone nella sua prima conferenza stampa parigina, segno che le ambizioni sono rimaste immutate. Anche se la priorità, per ora, resta comunque il singolare. Menomale.
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È terminato al secondo turno anche il (bellissimo) Roland Garros di Stefano Napolitano, che dopo la mezza impresa conquistata contro Mischa Zverev si è arreso per 6-3 7-5 6-2 all’argentino Diego Schwartzman. È stato un match simile a quello di Bolelli: anche il giovane biellese ha visto passare qualche chance, confermando di avere il tennis per poter competere a questi livelli, dove un ranking ATP in costante crescita dice che potrebbe tornare già entro la fine dell’anno. Stefano l’ha perso sui dettagli, contro un rivale capace di risponde sempre o quasi di giocare meglio tutti i punti importanti. Napolitano può recriminare per un vantaggio di 4-2 nel secondo set, ma la differenza l’ha fatta la maggiore consistenza del sudamericano, numero 41 della classifica ATP, veloce di piedi e bravo a mettere sempre in campo una palla in più.
ROLAND GARROS – Secondo turno maschile
Dominic Thiem (AUT) b. Simone Bolelli (ITA) 7-5 6-1 6-3
Diego Schwartzman (ARG) b. Stefano Napolitano (ITA) 6-3 7-5 6-2
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