Lo scenario descritto nei giorni scorsi si è puntualmente verificato. Oggi, Sara Errani sarebbe costretta a giocare le qualificazioni del Roland Garros. Per entrare in tabellone, le sarebbe bastato vincere una partita in più a Bogotà, ma si è incagliata nei quarti contro Johanna Larsson. Con il suo ranking al numero 110 WTA, “Sarita” è fuori di quattro posizioni. Significa che per entrare direttamente in tabellone avrà bisogno di quattro ritiri. Il suo ranking l'avrebbe tenuta fuori di due sole posizioni (in campo femminile, gli Slam ammettono 108 giocatrici contro i 104 del maschile), ma la situazione è peggiorata a causa di due ranking protetti: Ajla Tomljanovic e Magdalena Rybarikova. La fidanzata di Nick Kyrgios ha un ranking bloccato al numero 108, mentre la slovacca al 110. Una disdetta per Sarita, che proprio al Roland Garros ha scritto le pagine più importanti della sua carriera. Oltre alla finale del 2012, l'abbiamo vista in semifinale l'anno dopo e nei quarti nel 2014. Intendiamoci: se ritrova un buona condizione, ha tutte le qualità per superare con agio le qualificazioni ed entrare di slancio in tabellone, ma è anche vero che il tabellone cadetto è pieno di insidie. Lo sa bene Francesca Schiavone, che lo scorso anno fallì l'accesso all'Australian Open, rinunciando alla possibilità di centrare il record di presenze consecutive in un Major.
KVITOVA E KING IN BILICO
Tuttavia mancano ancora sei settimane ed è possibile, anzi probabile, che qualche forfait abbassi il cut-off e permetta alla Errani di giocare. Per esempio, è improbabile che Petra Kvitova sia della partita. Come vi abbiamo spiegato, la ceca è in lista ma è difficile ipotizzare un pieno recupero in tempo per il Roland Garros. Ancora più improbabile la partecipazione di Vania King: l'americana, ferma da Indian Wells, si è sottoposta a un intervento chirurgico alla caviglia lo scorso venerdì. Considerando che non ama la terra battuta, è possibile che decida di saltare per intero i tornei sul rosso. A quel punto, basterebbero altri due forfait togliere alla Errani l'impiccio delle qualificazioni. La situazione andrà monitorata continuamente, soprattutto nelle ultime due settimane. Per il resto, nessuna sorpresa. L'Italia avrà ai nastri di partenza Roberta Vinci, Camila Giorgi e la stessa Schiavone. Il successo a Bogotà le ha fatto guadagnare 64 posti, appena in tempo per acciuffare l'ammissione diretta. Per la Leonessa sarà una straordinaria occasione per dire addio a Parigi, almeno nelle vesti di giocatrice.
Uscita anche l'entry list maschile. Nel rispetto della tendenza già vista negli ultimi Slam, il cut off originario è fissato addirittura al numero 98 ATP in virtù dei tanti giocatori che usufruiranno del ranking protetto. In particolare, saranno in tabellone Tommy Robredo, Thanasi Kokkinakis, John Millman, Dmitry Tursunov, Ricardas Berankins e Jerzy Janowicz, tutti con classifica molto bassa, ma legittimati a iscriversi con il ranking che avevano al momento dei vari infortuni. Qualcuno ci rimetterà, ma difficilmente la faccenda riguarderà i tennisti italiani: siamo certi di avere in tabellone Fabio Fognini, Paolo Lorenzi e Andreas Seppi, mentre i primi esclusi dal main draw sono Alessandro Giannessi e Luca Vanni, rispettivamente 25esimo e 26esimo “fuori”. E' pressoché impossibile che ci sia un numero sufficiente di forfait da garantire un'ammissione diretta. Detto questo, gli azzurri di seconda fascia potranno giocare le qualificazioni. L'entry list uscirà tra un paio di settimane e potrebbero essere davvero tanti, addirittura una decina, gli azzurri impegnati nelle “quali” parigine. Certo che, con i montepremi così alti, la faccenda dei ranking protetti sta sfuggendo un po' di mano….